Già prima del caro-energia e della crisi del gas eravamo convinti che la nostra proposta di riconversione dell’aeroporto militare di Frosinone in parco fotovoltaico fosse cosa buona e giusta. Gli avvenimenti di questi mesi e le diffuse preoccupazioni per gli impatti dell’impennata dei prezzi dell’energia hanno ulteriormente rafforzato questa convinzione.
Ebbene, oggi possiamo dire che siamo stati ascoltati. Dopo il vasto consenso registrato nel corso del convegno “Oggi militare, domani solare” del 28 aprile scorso, è giunta ora la conferma che il Ministero della Difesa sta prendendo in seria considerazione l’ipotesi da noi ventilata.
In risposta ad una lettera inviata dal Presidente Nazionale di Legambiente Stefano Ciafani al Ministro uscente Lorenzo Guerini, il Capo di Gabinetto del Ministero, oltre ad apprezzare la “lodevole” iniziativa assunta dall’Associazione, ha infatti confermato che l’area di sedime del “Moscardini” è inserita nei siti destinatari del piano di autoproduzione di energia elettrica da fonti rinnovabili che la Difesa sta portando avanti beneficiando delle semplificazioni autorizzative scaturite dal recente impianto normativo (art. 20 del D.L. n. 17 del 1° marzo 2022).
Nella missiva, il Capo di Gabinetto ha inoltre ribadito la ferma volontà della Difesa di realizzare tale piano, definito “ambizioso” e tale da “contribuire fattivamente al raggiungimento degli obiettivi nazionali di transizione energetica”.
Sebbene i dettagli degli interventi che investiranno l’area dell’attuale aeroporto militare di Frosinone non siano ancora definiti, ci sono oggi tutte le premesse affinché la nostra idea possa concretizzarsi. Al tempo stesso, il dicastero della Difesa fa chiaramente intendere che non è nei suoi piani una cessione del sito militare né tantomeno una sua trasformazione in scalo aeroportuale civile come recentemente ventilato da ENAC.
Non possiamo che esprimere la nostra piena soddisfazione per la risposta ricevuta.
Auspichiamo che il Comune di Frosinone e gli stakeholder territoriali possano supportare i programmi ministeriali e negoziare con i vertici del Ministero della Difesa e la sua “Task Force per la valorizzazione immobili, l’energia e l’ambiente” per far sì che i cittadini e le imprese di Frosinone possano beneficiare dei vantaggi che scaturiranno dall’energia prodotta dai futuri impianti.
Nel contempo, confermiamo la nostra ferma contrarietà alla realizzazione di un aeroporto civile per le ragioni ambientali e climatiche più volte espresse, ritenendo peraltro una tale ipotesi incompatibile con il parco solare anche solo per ragioni tecniche laddove l’aeroporto dovesse ricadere su un area contigua all’attuale sedime militare.
Nota di Stefano Ceccarelli presidente del circolo “Il Cigno” di Frosinone e Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio