Partiti in azione in vista del ritorno alle Camere del premier dimissionario, previsto per mercoledì. Ma per Meloni la legislatura è finita: “Elezioni subito”
Il giorno dopo le dimissioni del premier Mario Draghi, respinte dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella con la richiesta di andare a riferire alle Camere mercoledì, i partiti prendono posizione sul prosieguo della legislatura e sull’ipotesi di andare avanti con l’esecutivo guidato dal dimissionario Draghi. E tra il Pd e il centrodestra di governo (Lega e Forza Italia) sono scintille sul ruolo degli “alleati scomodi” di M5S e FdI.
ORLANDO (PD): “DRAGHI RICONSIDERI LA SUA DECISIONE”
“Come Partito Democratico abbiamo chiesto al Presidente Draghi di riconsiderare la sua decisione: una crisi in questo momento apre prospettive molto incerte per il Paese. Si è aperta nelle scorse settimane una interlocuzione sull’agenda sociale, dare una risposta è una priorità”. Lo scrive su Twitter il ministro del Lavoro ed esponente del Pd, Andrea Orlando.
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BONAFÈ (PD): “A RISCHIO ALLEANZA CON M5S”
“Io penso che sarebbe assolutamente un disastro aprire una crisi ed andare al voto in questo momento. Siamo nel bel mezzo di una guerra, con la ripresa dei contagi, l’inflazione che sta erodendo il potere d’acquisto delle famiglie”. Così Simona Bonafè, deputata europea del Pd, a Radio 24 in 24 Mattino.
“Quindi ci sarebbe proprio bisogno di continuare con l’azione del Governo Draghi – spiega l’esponente dem -, proprio ieri sono stati stanziati 17 miliardi, ha preso degli impegni sull’agenda sociale, c’è bisogno di andare avanti con l’azione di questo Governo. Credo ci sia bisogno di tutto tranne di aprire una crisi adesso”.
Sulle conseguenze della decisione del M5S di non votare la fiducia al dl Aiuti, Bonafè osserva: “Non possiamo fare finta di nulla, poi io mi auguro che si ritrovi una quadra, ma è evidente che non possiamo fare finta di nulla. Questa situazione sta mettendo a rischio la nostra alleanza con il Movimento 5 Stelle. Dopodiché mi auguro e spero che di fronte alla parlamentarizzazione di questa crisi ognuno si assuma le proprie responsabilità in Parlamento, in modo trasparente. Poi gli elettori ne trarranno le conseguenze”.
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FI-LEGA: “VOGLIAMO CHIAREZZA, IMPOSSIBILE CONTARE SUL M5S”
Nota congiunta di Forza Italia e della Lega, al termine di una telefonata tra Matteo Salvini e Silvio Berlusconi: “Lega e Forza Italia prendono atto della grave crisi politica innescata in modo irresponsabile dai 5 Stelle che, come ha sottolineato il Presidente Mario Draghi, ‘ha fatto venir meno il patto di fiducia alla base dell’azione di governo’. Dopo quello che è successo, il centrodestra di governo vuole chiarezza e prende atto che non è più possibile contare sul Movimento 5 Stelle in questa fase così drammatica”.
“Noi – rimarcano Lega e Forza Italia – siamo alternativi a chi non vota miliardi di aiuti alle famiglie, a chi si oppone a un termovalorizzatore fondamentale per ripulire Roma e tutelare così milioni di cittadini, a chi difende gli abusi e gli sprechi del reddito di cittadinanza, a chi sa dire solo dei No. Ascolteremo con rispetto e attenzione le considerazioni del presidente Mario Draghi, che ha reagito con comprensibile fermezza di fronte a irresponsabilità, ritardi e voti contrari. Il centrodestra di governo continuerà a difendere gli interessi degli italiani con serietà e coerenza, non avendo certamente timore del giudizio degli italiani“.
LA REPLICA DEL PD: “SIETE ALLEATI DI CHI FA OPPOSIZIONE A DRAGHI”
“Sul documento comune FI-Lega verrebbe da dire da quale pulpito viene la predica visto che loro sono alleati strutturali con chi fa ogni giorno l’opposizione a Draghi. Non possono fare le anime belle da un lato, con relativa morale agli altri, e poi restare dentro una contraddizione permanente e insostenibile di questo tipo”. Lo ha dichiarato Enrico Borghi, componente della segreteria nazionale del Pd, intervenendo allo ‘Speciale Crisi di governo’ in onda su SkyTg24.
“Se davvero si vuole sostenere Draghi, si riparta dalla maggioranza parlamentare che ha fatto nascere questo Governo assumendosi in trasparenza le responsabilità davanti al Paese”, conclude l’esponente dem.
LEGA: “NOI AL LAVORO, TOTALE CONDIVISIONE CON DRAGHI”
“Faremo il bene dell’Italia e degli italiani”. Lo ha detto Matteo Salvini durante i colloqui di questa mattina con i dirigenti della Lega. In una nota, il partito di via Bellerio rende noto: “Come già accaduto ieri, anche questa mattinata è stata caratterizzata da incontri, telefonate e videocollegamenti tra Matteo Salvini e i dirigenti della Lega. C’è piena sintonia su cosa fare nei prossimi giorni e totale condivisione delle parole del presidente Mario Draghi, secondo il quale lo strappo di ieri ‘ha fatto venir meno il patto di fiducia alla base dell’azione di governo’, per le scelte irresponsabili dei 5 Stelle, i più validi alleati del Pd. Fra gli altri, Salvini ha sentito Giancarlo Giorgetti, Attilio Fontana, Massimiliano Fedriga, Luca Zaia, i vicesegretari, i capigruppo e Roberto Calderoli”.
MOLINARI (LEGA): “ELEZIONI LA COSA PIÙ SENSATA”
“Andare ad elezioni anticipate sarebbe la cosa più sensata, poi che accada non è detto. Dopo le parole di Draghi di ieri, dopo che i 5 Stelle non hanno votato la fiducia, dopo tutto quello che è successo, pensare che si possa andare avanti con un partito inaffidabile come il M5S la vedo molto complicata. Mi sembra difficile che Conte possa rimangiarsi la sua presa di posizione, infatti pare che il direttivo di ieri sera sia stato molto tormentato, e dall’altro lo stesso Draghi la vedo dura che possa rimangiarsi le parole decise dei giorni scorsi”. Lo ha detto Riccardo Molinari, capogruppo Lega alla Camera, a 24 Mattino su Radio 24.
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MELONI: “BASTA GIOCHI DI PALAZZO, ELEZIONI SUBITO”
“‘È da irresponsabili andare al voto ora’. Dissero quelli che in piena crisi economica, tra pandemia e rincari di ogni tipo, continuano a tenere paralizzata l’Italia tra liti e smanie di potere. Irresponsabili sono loro. Basta scuse, basta giochi di palazzo: #ElezioniSubito”. Lo scrive su Twitter Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d’Italia.
MELONI: “DUBITO CHE LA CRISI RIENTRERÀ”
Intervista da ‘Corriere Tv’, Meloni spiega: “Questa è una legislatura che ci ha regalato grandi sorprese. Io dubito che la crisi rientrerà”. Non mi sembra che “ci siano molti margini”. La presidente di FdI nega di esser delusa dagli alleati di centrodestra: “La delusione io la riservo alle questioni affettive. Qui si parla di alleati, le cui posizioni non sono poi così divergenti. Salvini mi sembra che prediliga il ritorno alle urne”, mentre “Berlusconi ha escluso un nuovo governo con personaggi calati dall’alto. Considererei davvero scandaloso il quarto governo di fila calato dall’alto per far vivacchiare la legislatura – sottolinea la leader FdI -, la considererei una scelta di gravissima irresponsabilità”.
SISTO (FI): “DA M5S OMICIDIO PREMEDITATO DEL GOVERNO”
“Il M5S ha perpetrato un vero e proprio ‘omicidio premeditato’ del Governo, creando uno sconquasso inaccettabile e assumendosi una responsabilità immensa davanti al Paese“. Così a RaiNews24 il deputato di Forza Italia e sottosegretario alla Giustizia Francesco Paolo Sisto. “Forza Italia – ha proseguito – è stata sempre coerente e leale al progetto di un governo di larghissime intese in soccorso del Paese. Oggi manteniamo lo stesso atteggiamento di fronte a una crisi che non ha alcuna ragione di esistere“.
“Ora aspettiamo con rispetto quello che Draghi dirà in Parlamento per poi trarre le conclusioni – ha sottolineato il sottosegretario forzista -, ma è chiaro che governare con i 5 Stelle diventa complicato. Per guidare un grande Paese come l’Italia servono affidabilità, credibilità e senso dello Stato, caratteristiche che ai pentastellati, evidentemente, mancano. Abbiamo una serie di incompiute: penso a quelle riforme strutturali, anche nel campo della giustizia, che sono ancora da completare ai fini dei fondi del Pnrr. È incredibile che, nonostante questo, i grillini abbiano preferito incenerire l’esecutivo piuttosto che i rifiuti di Roma”, ha concluso Sisto.
IV RILANCIA PETIZIONE ONLINE: “DRAGHI RESTI A CHIGI”
“Siamo cittadini sconvolti dalle scelte del M5S che hanno portato alle dimissioni di Mario Draghi da Presidente del Consiglio. I Cinquestelle hanno determinato irresponsabilmente una situazione assurda e contro l’interesse degli italiani, specie in un momento così delicato a livello internazionale. Chiediamo a Mario Draghi di restare a Palazzo Chigi con un programma chiaro su pochi punti da comunicare in Parlamento, senza ulteriori trattative con le forze politiche di maggioranza e con un Governo di persone di sua stretta fiducia”. Questo il testo della petizione rilanciata da Italia Viva a favore della permanenza del premier dimissionario.
RENZI: “FAREMO DI TUTTO PER IL DRAGHI BIS”
“Non è tempo di parole. Ora bisogna agire. Siamo in mobilitazione permanente da qui a mercoledì – giorno del dibattito in Aula – per consentire che Draghi possa andare avanti. Faremo di tutto per avere un Draghi Bis libero dai condizionamenti che affronti le scelte necessarie al Paese“. Così il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, nella sua eNews.
“Chi vuole darci una mano può iniziare firmando questa petizione ‘Draghi resti a Palazzo Chigi’ e facendola girare tra i propri amici e conoscenti”. Domani, aggiunge Renzi, “si terrà l’Assemblea Nazionale #007 di Italia Viva al Teatro Sala Umberto di Roma. Oggi si riuniscono i gruppi parlamentari che si rivedranno anche martedì prima della discussione in Aula. Non sono mai stato così orgoglioso della battaglia in solitaria per mandare a casa Conte e portare Draghi a Palazzo Chigi. Ora serve un nuovo sforzo per evitare che l’esperienza di Draghi termini per colpa di Conte e dei grillini”.
RENZI: “DA INFAMI COSTRINGERE DRAGHI A DIMETTERSI”
“Ciò che è successo in queste ore fa male al Paese. Il Movimento 5 Stelle si conferma per quello che è sempre stato: un danno per la credibilità delle istituzioni, un disastro per la vita dei cittadini italiani – attacca il leader di Italia Viva -. Costringere Draghi a dimettersi è l’ultima infamia. Ed è una infamia che ci indebolisce anche in politica estera: su certi temi Draghi è uno statista, Conte uno stagista”.
“Ieri ho detto quello che penso in Senato – osserva Renzi – Ci sarebbero molte cose da dire. Su Conte, su chi lo ha osannato in questi mesi mentre insultavano noi, sulla pochezza politica di chi pensa a se stesso mentre il Paese deve affrontare inflazione, pandemia, crisi energetica, migrazioni, siccità. Nel bel mezzo di una guerra, si capisce”.
PERANTONI (M5S): “A RENZI RESTANO SOLO DICHIARAZIONI PATETICHE”
“Al killer del governo Conte, cioè quello che ha gestito al meglio la pandemia e portato in Italia i 200 miliardi del Pnnr, non restano altro che dichiarazioni patetiche, non ha niente da dire e da dare all’Italia. Renzi agì teleguidato per liquidare una esperienza di governo riformista in favore di conservatori e liberisti di casa nostra. Dove albergano gli infami è noto, e non sono tra noi”. Così Mario Perantoni, deputato del Movimento 5 Stelle, replica alle parole del leader di Italia Viva Matteo Renzi.
CALENDA: “DOBBIAMO LAVORARE PER UN BIS DI DRAGHI”
“Dobbiamo lavorare per un bis di Draghi. Lo richiede la sicurezza dell’Italia. Ma senza un chiaro impegno della Lega ad abbandonare la linea ‘diversamente 5S’ e la consapevolezza dalle parti del Pd che Conte non potrà farne parte, è meglio astenersi ed evitare ulteriori figuracce”. Lo scrive su Twitter il leader di Azione, Carlo Calenda.
DELLA VEDOVA (+ EUROPA): “UNICA VIA D’USCITA È CONFERMA DRAGHI”
“C’è una sola via d’uscita da questa crisi che sia positiva per l’Italia: la conferma della leadership di Draghi fino alla fine naturale della legislatura“. Lo afferma il segretario di Più Europa e sottosegretario agli Esteri Benedetto Della Vedova. “Conte sapeva benissimo quali sarebbero state le conseguenze della mancata fiducia al Governo e degli interventi che l’hanno spiegata. Se, come auspico sia ancora possibile, Draghi scegliesse di affrontare il Parlamento e le forze politiche ridefinendo con chiarezza estrema le condizioni per una fiducia sulla sua agenda internazionale ed interna per i prossimi mesi, saremo con lui”, conclude Della Vedova.