Valter Mazzetti, Segretario Generale Fsp Polizia di Stato, ha commentato la notizia del ferimento di due agenti negli scontri registrati oggi a Piazza Montecitorio, durante il sit-in di protesta di diverse categorie contro le chiusure decise dal governo.
“Rivolgiamo la nostra solidarietà e gli auguri di pronta guarigione – ha dichiarato- ai colleghi feriti durante le proteste davanti a Montecitorio, ed anche a tutti gli altri comandati in un servizio ben ‘più pesante e opprimente’ di quel che si possa pensare. Quanto accaduto non deve certamente meravigliare, né si può pensare che i problemi siano finiti qua. Piuttosto, di fronte al protrarsi di uno stato di cose che schiaccia la cittadinanza sotto al peso di sacrifici insostenibili, è inevitabile che riprenda la sequela di proteste e manifestazioni di ogni genere da parte di tutte le più disparate categorie sociali ormai allo stremo. E’ indispensabile censurare senza se e senza ma ogni tipo di violenza che, lunghi dall’affermare le legittime istanze di chi scende in piazza, fa passare in secondo piano, oltre che dalla parte del torto, chiunque abbia qualcosa da dire. Ma con altrettanta onestà intellettuale non possiamo che rilevare come questa esasperazione generalizzata sia comprensibile e ormai incontenibile, e ciò significa che bisogna dare ai cittadini risposte diverse. Al momento, come sempre, solo le forze dell’ordine si ritrovano a raccogliere e fronteggiare gli sfoghi di un livello di disperazione che non può e non deve essere sottovalutato. Pensare di gestire questa situazione ormai non più emergenziale, dato che va avanti da oltre un anno, da una prospettiva scollata dalla realtà di chi invece non riesce più a tenere in piedi la propria esistenza costruita magari dopo una vita di lavoro, significa sottovalutare pericoli seri e reali per la sicurezza interna del paese”.
Questo invece il commento del Sindacato Nazionale Lavoratori Italiani (SINLAI).
“Siamo in piazza – ha detto il loro rappresentante Giustino D’Uva – per manifestare contro un governo il legittimo, al fine di rivendicare il nostro sacrosanto diritto di lavorare. Eppure la reazione delle forze dell’ordine è stata brutale; ci hanno caricato a più riprese con violenza, per evitare che potessimo esprimere dissenso. Tutto ciò è sconcertante e conferma un clima devastante, introdotto da un governo incapace che pur di coprire i propri errori adotta provvedimenti scriteriati e fa scontare ai lavoratori italiani la propria incapacità di gestire l’emergenza”.
In piazza c’era anche il controverso movimento Casapound.
“Siamo venuti – ha spiegato Luca Marsella, consigliere municipale di Casapound – per dare sostegno a italiani che non si arrendono e che hanno il coraggio di opporsi ad una gestione criminale dell’emergenza sanitaria del governo, anche rischiando in prima persona. Crediamo che sia assolutamente necessario ed inevitabile ribellarsi ai Dpcm, già dichiarati
incostituzionali dai giudici, che calpestano il diritto al lavoro. Quella di oggi è una protesta sacrosanta come lo è la loro rabbia. Non intendiamo vedere il nostro popolo morire”.