“Dilagano le contestazioni dei ristoratori contro il nuovo Dpcm che prevede ulteriori restrizioni a carico di bar e ristoranti. In migliaia hanno chiesto di poter riaprire dotandosi di un decalogo di regole da rispettare: dalla sanificazione alla chiusura anticipata, mantenendo i distanziamenti per prevenire qualsiasi rischio di contagio. Come denunciato dall’UGL, la situazione è insostenibile e la tensione è alle stelle. I cittadini sono disperati. Il Governo farebbe bene ad ascoltarli e intervenire con misure di buon senso e attraverso un supporto vero. In primis indennizzando le imprese delle perdite subite e, in secondo luogo, consentendo, laddove possibile, di lavorare in condizioni di massima sicurezza. Occorre agire in fretta per salvare dal fallimento migliaia di imprese e scongiurare un’ondata di licenziamenti. Fino a prova contraria, come stabilito dalla nostra Costituzione, siamo ancora una Repubblica fondata sul lavoro”. Lo ha dichiarato Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL, in merito alle proteste dei ristoratori contro le nuove restrizioni del Governo.
Proteste ristoratori. Paolo Capone, Leader UGL: “Il lavoro è sacro. Governo intervenga con misure di buon senso”
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