L’Ordine dei medici di Roma, presieduto da Antonio Magi, ha istituito per la prima volta una Commissione di radioterapia, il cui lavoro dovrà essere di supporto a medici e piazienti durante ma anche dopo le terapie radioterapiche o chemio-radioterapiche esclusive o complementari alla chirurgia. La Commissione, già operativa, è guidata da Maria Alessandra Mirri, direttore del Dipartimento Oncologico e della Unità Operativa Complessa di Radioterapia della Asl Roma 1, ed è formata da sei oncologi-radioterapisti, un fisico medico e uno specialista in odontoiatria e medicina orale, e opererà in sinergia con il progetto MoMax (Medicina orale e Maxillo facciale) grazie proprio alla presenza di Umberto Romeo.
“Oggi la radioterapia è una delle armi essenziali nella terapia delle malattie oncologiche. Le statistiche ci dicono che oggi circa l’80% dei pazienti oncologici riceve almeno un ciclo di radioterapia nel corso della sua malattia” spiega Mirri.
“La radioterapia oggi si può avvalere di avanzate tecnologie che permettono di avere trattamenti sempre più mirati- prosegue- capaci di concentrare la dose sulla zona interessata dal tumore, risparmiando gli organi sani circostanti. Questo permette, specie nei pazienti lungo-sopravviventi, sempre più frequenti grazie al miglioramento delle terapie oncologiche e alla integrazione multidisciplinare, di poter effettuare ritrattamenti di zone già irradiate in precedenza cosa impossibile con le vecchie tecnologie. Un esempio per tutti la possibilità, in caso di recidiva di malattia, di reirradiare una mammella trattata 15 anni prima, senza dover fare una mastectomia”.
La dottoressa Mirri si sofferma poi sull’integrazione tra radioterapia e nutrizione. “La nutrizione del paziente- afferma- è un elemento fondamentale nella storia della malattia oncologica. L’obesità è un alto fattore di rischio per la comparsa di sindromi metaboliche, patologie cardiovascolarie e tumori. Sappiamo infatti che c’è una strettissima correlazione tra obesità e cancro del retto”.
L’altra faccia della medaglia è la mal nutrizione. “I pazienti malnutriti e sottopeso sopportano molto peggio le terapie oncologiche, il che porta a sospensioni frequenti della radioterapia o a riduzione delle dosi di radio e chemio, compromettendo il risultato terapeutico”.
“Ecco perchè- sottolinea- in tutti i pazienti cerchiamo di fare uno screening nutrizionale, sia per il sovrappeso che per il sottopeso. I pazienti con tumori testa-collo, in particolare, per le conseguenze della malattia o per gli effetti collaterali delle terapie oncologiche vanno incontro a malnutrizione, con perdita della massa magra e della massa muscolare e con necessità di integrazione nutrizionale di diversi tipi”.
E c’è un tema che sta particolarmente a cuore alla dottoressa Mirri, ovvero il costo in termini economici e di assistenza delle terapie di supporto nutrizionali. “Se da un lato- rende noto- il Servizio sanitario nazionale assicura al paziente la nutrizione artificiale quando somministrata tramite sondino naso-gastrico, Peg o per via parenterale, dall’altro non prevede il rimborso della spesa per l’integrazione nutrizionale per os quando indicata (pasti sostitutivi, immunonutrizione)”.
La nutrizione è solo una componente delle terapie di supporto necessarie al paziente per eseguire un trattamento di radioterapia o radio-chemioterapia nei tempi giusti e senza sofferenze. “Il mercato- spiega Mirri- offre una serie di prodotti in grado di prevenire o ridurre le reazioni legate alla irradiazione di cute e mucose di vari distretti corporei (cistiti, proctiti, vaginiti, diarrea, mucositi orali ed esofagee, eritemi e reazioni cutanee). Tutti prodotti efficaci ma non dispensati dal Ssn che portano ad una spesa sanitaria ‘out of pocket’ da parte del paziente spesso economicamente importante e non alla portata di tutti”.
A queste spese vanno sommate le spese di viaggio del paziente e degli accompagnatori. “Quello che chiediamo alla Regione Lazio- dichiara ancora Mirri- è di creare una commissione di esperti al fine di selezionare una serie di prodotti per il supporto da fornire gratuitamente ai pazienti oncologici in terapia. Ad oggi, talvolta grazie ad alcune associazioni di volontariato, cerchiamo di aiutare almeno i pazienti meno abbienti, fornendo loro I prodotti suddescritti”.
Mirri illustra poi i prossimi passi della Commissione dell’Omceo Roma. La stesura di un documento sulle ‘Terapie di supporto durante i trattamenti di radio e/o radio-chemioterapia’ che comprendano anche la successiva riabilitazione del paziente. “Il paziente ha diritto ad essere curato al meglio ma anche ad avere una vita normale dopo le cure: mi riferisco alle terapie riabilitative fisiche e psicologiche oggi per la maggior parte a carico del paziente. L’elaborazione, con il patrocinio dell’Ordine, di un ‘Opuscolo informativo sui Diritti socio-assistenziali dei pazienti oncologici’ da mettere nelle sale d’attesa: dall’invalidità alla Legge 104, fino al poter avere delle facilitazioni sui trasporti”.
L’organizzazione di Corsi Formativi rivolti ai medici di medicina generale e agli specialisti di altre discipline “sulle indicazioni e le finalità dei trattamenti radianti esclusivi o integrati, sull’importanza di vaccinare i pazienti oncologici, immunodepressi e fragili (vaccino per l’herpes, per lo pneumococco, per il meningococco, per l’influenza e per il Papilloma virus), coinvolgendo il Servizio di Accoglienza, Tutela e Promozione della Salute della Asl Roma 1 e, inoltre, sul Decreto Legge 101 del 2020, relativo alla radioprotezione che impone la formazione in materia di radioprotezione, tanto per I medici specialisti che lavorano con le radiazioni, quanto per i medici di medicina generale al fine di proteggere gli operatori e i pazienti”.
In chiusura la dottoressa Mirri riferisce di “aver chiesto al Consiglio direttivo dell’Omceo Roma il patrocinio per la ‘Giornata Nazionale del Sollievo’, istituita nel 2001 con direttiva della presidenza del Consiglio dei ministri allo scopo di ‘promuovere e testimoniare la cultura del sollievo dalla sofferenza fisica e morale’ e organizzata dal ministero della Salute, dalla Conferenza delle Regioni e Province Autonome e dalla Fondazione Nazionale Gigi Ghirotti” e che quest’anno si celebrerà il prossimo 28 maggio.