“Se la bozza del PNRR del Mef, resa pubblica dalle agenzie in queste ore, fosse confermata ci troveremmo di fronte ad un tradimento delle promesse fatte dal governo Draghi sulla grande questione della transizione ecologica”.
Lo dichiara in una nota il coordinatore nazionale dei Verdi Angelo Bonelli, che aggiunge.
“La bozza di PNRR del Mef prevede una riduzione di 11,5 miliardi di euro sulla missione ‘transizione verde’ rispetto alla proposta del 12 gennaio scorso del Governo Conte, ovvero 57 miliardi contro 68,5. La missione ‘digitalizzazione e innovazione’ – continua l’esponente dei Verdi – aumenta di 4 miliardi rispetto alla proposta Conte, passando da 42,5 a 46,8 miliardi con un aspetto che chiediamo sia immediatamente chiarito, ovvero se sono previsti investimenti per le spese per armamenti nella voce filiere industriali e tecnologie satellitari.
Nella giornata della Terra questa bozza sarebbe un pessimo segnale da parte del governo che su la grande questione ecologica e su un tema strategico come quello del trasporto pubblico nelle città non ritiene fare investimenti prioritari, anzi riduce i finanziamenti.
I numeri presenti nella bozza di governo sono inaccettabili – conclude Bonelli – anche perché i fondi sono stati aumentati a 223 miliardi e pertanto la percentuale assegnata alla transizione verde non sarebbe del 30%, come scritto nella bozza del Mef, ma del 25,5%. Una vergogna se tutto ciò fosse confermato: il governo non trasformi la transizione ecologica in una finzione ecologica.”
“Se le indiscrezioni sul PNRR sono corrette, sembrerebbe che non sia prevista la proroga del superbonus 110% fino a dicembre 2023. Questo sarebbe un grave passo indietro dalla direzione da noi auspicata verso la transizione ecologica, anzi sarebbe necessario eliminare quelle pastoie burocratiche che non hanno consentito alle famiglie italiane di accedere a questa misura.” Scrivono in una nota il coordinatore nazionale dei Verdi Angelo Bonelli e Francesco Alemanni, dell’esecutivo Verdi, che spiegano:
“Il rilancio della Green economy, anche tramite il Superbonus, può produrre centinaia di migliaia di nuovi posti di lavoro in un comparto che, nonostante la crisi derivata dalla pandemia, finora ha retto discretamente.”
Ricordiamo – concludono Bonelli e Alemanni – che, secondo uno studio di GreenVestingForum, per ogni euro investito nella Green Economy, questa ne restituisce 1,3 in più (2,3 euro totali) al sistema composto da Paese, investitori e aziende. Per questo chiediamo che il PNRR comprenda gli investimenti per la proroga del Superbonus 110% almeno fino al 2023″.