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“Abbiamo letto le dichiarazioni con cui la giunta Rocca ha annunciato ieri la revoca della convenzione dell’immobile di via Lucio Sestio con l’associazione Lucha Y Siesta. Ci abbiamo ritrovato le stesse motivazioni che ci avevano spinto nella scorsa legislatura a strutturare un articolato e complesso percorso politico, legislativo e amministrativo per salvaguardare l’intera esperienza: i muri insieme alla comunità che in quei muri in quasi 15 anni ha costruito una realtà sociale e di contrasto alla violenza contro le donne unica nel suo genere.
Una scelta politica dunque, e non amministrativa, quella della giunta Rocca che ci vede fermamente contrari. E di fronte alla quale chiediamo al governo regionale delle destre di intraprendere un percorso altrettanto politico, di confronto e discussione. Anche per questo stamattina ho depositato una mozione – firmata anche dalle consigliere Emanuela Droghei del Pd, Alessandra Zeppieri di Polo Progressista e Marietta Tidei di Italia Viva e dai colleghi Claudio Marotta DI Verdi e Sinistra e Alessio D’Amato di Azione – per chiedere alla giunta di accantonare l’iter della delibera di revoca e aprire un tavolo di confronto tra la Regione Lazio, l’associazione Lucha y Siesta, Roma Capitale e la rete regionale delle associazioni antiviolenza. Al Presidente Rocca e ai componenti della sua giunta ricordo che in tutti questi anni l’Associazione Lucha y Siesta ha gestito servizi antiviolenza, su affidamento della stessa Regione e del Comune di Roma Capitale. E che l’immobile di via Lucio Sestio, proprio grazie alla Casa delle Donne Lucha y Siesta, ha di fatto riempito un vuoto istituzionale, per quel che riguarda servizi offerti alle donne, per supporto e accompagnamento in percorsi di uscita dalla violenza. Gli episodi crescenti di violenza contro le donne, a Roma e non solo, sono la dimostrazione più evidente dell’urgenza di scommettere ancor di più su iniziative come questa e di potenziare e moltiplicare, non di cancellare, il modello Lucha y Siesta nel nostro territorio”. Così in una nota la consigliera regionale PD Marta Bonafoni, presidente della XIII Commissione “Trasparenza e pubblicità”.