Presso la Sala del Tempio di Vibia Sabina e Adriano della Camera di Commercio di Roma sono stati presentati i dati raccolti dall’Osservatorio Federlazio sullo Stato di Salute dell’Edilizia nel Lazio. Nel biennio 2021-22 il settore delle costruzioni non solo ha recuperato il terreno perduto durante la Pandemia, ma, a parte alcuni segnali di rallentamento di questi ultimi mesi, si trova in condizioni migliori rispetto al 2019. Al conseguimento di tali risultati hanno giocato un ruolo chiave il Superbonus del 110% e l’avvio di progetti PNRR che, secondo Banca d’Italia, dovrebbe comportare investimenti in edilizia nel Lazio per oltre 3 miliardi fino al 2026 e un incremento di migliaia di addetti nelle imprese laziali. Gli indici della produzione edilizia, in Italia, tra marzo 2021 e dicembre 2022, sono cresciuti di oltre 23 punti ma nei primi mesi del 2023 sono, invece, calati di oltre 5. All’incremento della produzione è corrisposta una crescita dell’occupazione tra il 2021 e il 2022 sia a livello nazionale (+8,4%) che a livello regionale (+9,4%); va anche qui segnalato che nel primo trimestre del 2023 il numero di addetti si è leggermente ridotto in Italia. In Italia nel 2022 il numero di imprese attive in edilizia si è leggermente incrementato dello 0,1% nel Lazio, invece si è ridotto del 2,4% dopo un biennio di crescita costante. Il 71% delle 200 PMI che hanno risposto all’indagine Federlazio ha registrato un incremento delle attività nel corso del 2022 rispetto al 2021, sono solo il 9% quelle in calo. Positivi anche i dati sull’occupazione con il 42% di aziende in cui è cresciuto il numero di addetti. Sono però in costante incremento le percentuali di imprese che segnalano difficoltà di reperimento di manodopera: erano il 61% lo scorso anno, sono il 74% quest’anno. Va inoltre segnalato che più della metà delle PMI ha registrato impatti positivi per le proprie attività dai finanziamenti erogati attraverso il superbonus 110% e che sono diffuse le preoccupazioni sui possibili rallentamenti degli investimenti in ristrutturazione e riqualificazione energetica degli edifici a seguito delle modifiche legislative che hanno abolito la possibilità di ricorrere alla cessione del credito. Sono il 38% le imprese che hanno già registrato rallentamenti delle attività di riqualificazione energetica degli edifici a seguito delle annunciate misure governative. Per quanto riguarda i prossimi mesi, quelle orientate alla crescita sono espresse dal 42% del campione, mentre quasi il 9% prevede una riduzione. Nell’illustrare i dati emersi dell’indagine il Direttore di Federlazio, Luciano Mocci, ha sostenuto: “È necessario intervenire rapidamente per ridare certezza alle imprese impegnate nella realizzazione già pianificata degli interventi finanziati dal Superbonus del 110% e accelerare la realizzazione dei progetti previsti dal PNRR. Va poi sostenuto l’impegno profuso dalle PMI sul terreno dell’innovazione digitale che rappresenta un fattore di potenziamento fondamentale per cogliere appieno le opportunità di sviluppo. Tale impegno” – ha ribadito il Direttore – “costituisce un asse strategico dell’azione della nostra Associazione che, ormai da diversi anni, ha messo in campo un insieme articolato di iniziative per accompagnare le imprese nei processi di trasformazione innovativa”. Il Presidente di Federlazio Edilizia, Alessandro Sbordoni, ha dichiarato che: “Gli imprenditori sono consapevoli che il percorso di transizione ecologica e digitale è un processo urgente per il quale è necessario l’impegno di tutti: cittadini, istituzioni e imprese. Il comparto delle costruzioni sarà chiamato a svolgere un importante compito di ‘guida’ che richiederà grande impegno anche sul terreno dell’innovazione produttiva, organizzativa e strutturale delle aziende. Le sfide che ci attendono sono tante e un cambio di passo si rende necessario per mantenere la competitività sul mercato. Dobbiamo anche superare il limite rappresentato dalle dimensioni più contenute delle nostre aziende rispetto a quelle di altre regioni e soprattutto di altri Paesi”