Le associazioni: l’amministrazione si prenda cura dell’area e ripristini la pavimentazione
Immondizia, erbacce, scritte sui muri: è in questo stato di degrado che si presentava in Via Tirone, zona Marconi, adiacente al Ponte pedonale dedicato a Rita Levi Montalcini che conduce nell’area del Gazometro. Ma l’area adesso è completamente irriconoscibile grazie al lavoro di Retake Roma, in sinergia con la neonata Social Street “Via Cardano e Dintorni”.
Sabato 29 ottobre, 25 attivisti mobilitati dalle due realtà, tra cui gli atleti francesi di “Sport Autour Du Monde” e l’Associazione DIDI Bimbi – che gestisce un centro educativo ricreativo per bambini nell’area – hanno voluto dare il proprio contributo al mantenimento del decoro nel territorio. Ama ha inoltre fornito ai partecipanti guanti, pale, scope, rastrelli e sacchi per la raccolta dei rifiuti, avviati poi a corretto smaltimento. In tutto sono stati raccolti circa 25 sacchi di immondizia tra cartacce, lattine, bottiglie di vetro ed erbe infestanti.
Secondo Paolo Aruffo, admin del gruppo Marconi di Retake Roma: “Siamo molto contenti del risultato ottenuto dopo che abbiamo lanciato l’appello per questo evento di riqualificazione. Alla nostra chiamata hanno risposto con entusiasmo non solo cittadini, ma anche altre associazioni. Per Retake è importantissimo fare rete, operare in sinergia con le realtà del territorio, e soprattutto dare un contributo concreto al quartiere e alla città. Allo stesso modo è fondamentale che le istituzioni si attivino maggiormente. Crediamo che l’area di Lungotevere Gassman abbia un potenziale inespresso, perché spesso abbandonata all’incuria. Chiediamo che l’amministrazione competente si faccia carico dell’area affinché torni alla fruibilità dei cittadini, curando l’area verde, ripristinando la pavimentazione e organizzando eventi ludici e culturali per i più piccini del quartiere ma anche per gli anziani. Auspichiamo che il nostro appello non rimanga inascoltato”.
Per Giacomo Pellini, portavoce della Social Street di Via Cardano e Dintorni: “Marconi è una delle zone della città con più alta superficie edificata, molto trafficata, in cui gli spazi verdi scarseggiano, ed in cui latitano anche i luoghi dove costruire partecipazione. Le buone pratiche di rigenerazione urbana permettono, nello stesso tempo, di riqualificare i luoghi degradati e di restituirli alla cittadinanza, contribuendo in questo modo a creare e cementificare una comunità attiva di persone che si prendano cura dei territori. L’apertura di Parco Marconi, a ridosso delle rive del Tevere, è un’ottima notizia per tutta la cittadinanza dell’area: speriamo che l’amministrazione continui su questa buona strada. Laddove la politica tarda ad arrivare è buona cosa che subentrino le associazioni e i corpi intermedi, come Retake Roma e la nostra Social street: ora il nostro obiettivo è creare e legami e fare rete tra le persone per rafforzare le nostre battaglie sul territorio e raggiungere in maniera più agevole i nostri obiettivi.