Riapre il Flora Roof Restaurant & Cocktail Bar, la terrazza del Marriott Grand Hotel Flora su Roma

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Con tutte le sue anime riapre finalmente per la bella stagione il Flora Roof Restaurant & Cocktail Bar, la terrazza mozzafiato dello storico hotel di via Veneto, un tempo casina di caccia della famiglia Ludovisi e ora rifermento dell’hotellerie capitolina. La raffinatezza italiana della terrazza del Rome Marriott Grand Hotel Flora è pronta così ad accogliere “en plein air”, per la seconda elettrizzante stagione, la sua clientela di local e non solo. Tornano finalmente le colazioni con cielo terso e vista sulle bellezze di Roma, gli aperitivi glamour al tramonto con accompagnamenti di Dj set il giovedì e il sabato più le serate di live music il mercoledì, il venerdì e la domenica, entrambe novità della stagione ’24. In più la proposta gastronomica si allarga alla cena con la cucina italiana contemporanea a firma dello chef Massimo Piccolo cui seguono gli after dinner affacciati sui tetti di Roma con i drink del Bar Manager Alessio Mercuri.

 

Sono due gli spazi che compongono la panoramica terrazza del Flora Roof Restaurant & Cocktail Bar, divisa nell’area lounge, per splendidi aperitivi e meravigliosi dopo cena, e la zona ristorante che corre sul lato lungo della facciata dello storico palazzo. Se quest’ultimo ambiente ospita una mise en place più classica, che non rinuncia al tovagliato bianco per dare un tocco di charme tutto italiano alla cena degli ospiti in pieno stile Dolce Vita, la seconda area si caratterizza per il décor che, pur restando elegante, punta a un glamour fresco, con tavolini in ferro battuto, cuscini bianchi e verdi delle sedute e dei divanetti. Co-protagonista della scena è sicuramente la vista che unisce in un colpo d’occhio magiche istantanee senza tempo della Città Eterna con il sottostante e verdeggiante paesaggio di Villa Borghese, primo colpo d’occhio suggestivo che si staglia quando si varca la soglia della terrazza. A imprimersi nella mente sono anche la vista delle vicine Mura Aureliane con la celebre Porta Pinciana, gioiello architettonico con le sue torri e il suo arco di travertino e l’incredibile vista sulla Roma antica, rinascimentale e barocca che sconfina raggiungendo i cavalli alati dell’Altare della Patria, il Vaticano con la sua magnificente Cupola di San Pietro insieme a un generoso scorcio dell’immortale Anfiteatro Flavio, apprezzabile in modo esclusivo solo dalla terrazza dell’Hotel Flora. Poi, quando il cielo è azzurro, si svela un assaggio delle vette che abbracciano Roma verso Nord, con il Terminillo che si lascia scorgere in tutta la sua maestosità. Immancabile, a fare da cornice, il cielo della Capitale che la sera accende di atmosfera la location con le sue tinte pastello dalle infinite sfumature del rosa.

 

LA PROPOSTA GASTRONOMICA ALL DAY LONG & LA MIXOLOGY

In merito all’offerta, si parte dalla colazione, aperta a tutti e ideata con una proposta internazionale. Sono tre le formule fisse del breakfast: dal “Full American” che include la scelta dal buffet più le uova (due uova – cottura a scelta – con frittelle di patate, bacon, prosciutto, salsiccia, scelta fra muffin o toast, succo arancia e caffé), al “Full Buffet” (scelta dal buffet, inclusi piatti con uova), fino al “Good start” (con avena, cereali con frutti di bosco o banana, latte scremato e scelta fra toast o muffin, oltre a succo arancia e caffé). Ma si può anche optare per delle diverse varianti di Omelettes o per le Uova Benedicts, oppure per Yogurt e Cereali o, ancora per sfiziosi e colorati Choco Pops o Rice Crispies con latte. Infine, per tenere sempre un occhio alla linea, una parte del menu sotto la voce “Fits for you” include proposte al di sotto delle 500 calorie, come la Tagliata di frutta fresca e il French Toast. Il tutto da abbinare a vitaminiche spremute di arancia o di pompelmo e al succo di mela.

 

L’aperitivo e l’after dinner sono à la carte e tutti i drink sono accompagnati da dry snacks e da una selezione di fritti o canapè realizzati sul momento dalla cucina. La drink list, in particolare, include tutti i cocktail internazionali IBA – Americano, Manhattan, Old fashioned, Bloody Mary – più un’ampia lista di signature, ideati dal bravo Bar Manager Alessio Mercuri, che include ad esempio il “Bitter Summer” con Campari, Aperol, Galliano e Limone ed oleo saccarum, il “Drink Me” a base di Vodka, Grand Marnier, Bitter Truth Orange bitter, Chiodi di Garofano, Lime, Albumina, zucchero liquido e il Skyscraper con gin The Botanist liquore Chartreuse jeune, Maraschinoe Chambord. Non mancano però anche dei rinfrescanti mocktail, per chi beve analcolico e le proposte di mixology del dopocena, come l’iconico drink di casa Flora Espresso Martini (a base di Moskovskaya, Kahlua, Frangelico, caffè espresso). Tutti i drink della carta sono preparati rigorosamente con spremute di frutta fresca preparate personalmente da Alessio Mercuri insieme al suo team.

 

LA PROPOSTA CULINARIA IN TERRAZZA

La cena “en plein air” invece si basa su un menu rigorosamente stagionale che lo chef Massimo Piccolo ha pensato per la bella stagione del Roof Restaurant del Flora. La nuova proposta è così un concentrato di creatività, materie prime di grande eccellenza e rispetto della migliore cucina italiana che si esprimono nella bellezza della cornice del settimo piano dell’Hotel Flora. In questa carta spiccano tra gli antipasti, la Caponata di mare 2.0 ma anche la Caprese di latte di bufala ai due pomodori, piatti che rielaborano la tradizione tenendo fede alle sue regole auree con qualche “licenza di gusto”. Seguono un antipasto di mare come il Salmone delle isole Faroe marinato con crema di zucchine alla scapece e gel di carpione rosso e uno di carne o la Tartare di fassona con petali di reggiano, misticanza e uovo biologico marinato. Per gli amanti della cucina vegetale tra gli antipasti anche la Crema di carote e zenzero con robiola per un pieno di vitamina C dal profumo esotico, un piatto che fa bene e prepara I per le giornate di sole e di mare deliziando il palato. Tra i cinque primi piatti della carta estiva dello chef Massimo Piccolo non possono mancare gli iconici Spaghettoni del Pastificio Felicetti ai tre pomodori, un piatto classico ma di grande ricerca e con una Materia Prima con le maiuscole. Dal piennolo al datterino fino al pachino, impiegati per la salsa, in questo piatto ogni ingrediente ha una bella storia da raccontare, con un gusto personale da mettere al servizio della portata. Dalla pasta selezionata in uno dei pastifici più importanti d’Italia che con lo chef Massimo Piccolo ha un rapporto privilegiato, avendolo già “ingaggiato” per due cooking show ad eventi gastronomici di rilievo come Identità Golose e FoodExp, fino ai tre pomodori che vengono inseriti in momenti separati nella ricetta per cercare l’armonia perfetta senza che nessun sapore prevalga sull’altro. Così ogni dolcezza e ogni acidità trova il proprio spazio, completandosi, e andando a elevare uno dei piatti più famosi e rappresentativi della cucina italiana nel mondo: la pasta al pomodoro. Una foglia di basilico e un giro d’olio chiudono quest’opera di “pasta e magia” citando la felliniana frase che rende onore a tutta una tradizione di amore per la tavola, ossia “La vita è una combinazione di pasta e magia” dove l’incanto lo fa nascere chi sa valorizzare la pasta in modo unico, come lo chef Piccolo. Parmigiano sì o no? A discrezione del cliente, ma essendo lo chef un purista del prodotto consiglia di assaporarlo senza altre distrazioni, almeno la prima volta. Tra i primi piatti si può trovare anche una citazione alla città di Roma presente nelle Mezze maniche all’Amatriciana con guanciale di maialino nero seguita da due primi di mare come i Ravioli di baccalà e patate con pomodorini gialli, cedro candito e fonduta di mozzarella di latte di bufala e la Tagliatella all’uovo con burro di Normandia, limone in assoluto di gambero. Si aggiunge allo Spaghetto ai tre pomodori anche un altro primo completamente vegetale che è Fusilli Senatore Cappelli con asparagi e zabaione di peperoni su vellutata di “parmigiano vaccherosse” riserva. Anche per le cinque proposte di secondi piatti si può scegliere tra terra, mare e una proposta vegetale, dunque Branzino di fondale su panzanella romana e giardiniera di cipolla rossa, Tagliata di frisona con cardoncelli piastrati e maionese all’aglio nero, Gran piatto di verdure con tomino alla piastra. Una carta dei dolci golosa, rende omaggio alla Campania, regione di origine dello chef con la proposta di una Delizia al limone sorrentina, iconica e come dichiara lo stesso nome deliziosa. Un omaggio anche al Lazio con un grande classico dei dolci della Capitale come la Crostata di ricotta e visciole, un must della pasticceria di Roma troppo spesso dimenticata che qui trova la sua migliore espressione contemporanea. Quest’ultima fa concorrenza ad un altro grande classico dei dolci di tradizione italiani proposto però in versione però 2.0, ossia la Torta della nonna con pinoli, gelato di lamponi e basilico.