“Ritorno alle Terre Alte” il 5 maggio il nuovo seminario dell’Università Sabina

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Il Corso di Laurea in Scienze della Montagna (Dipartimento DAFNE, Università degli Studi della Tuscia) in collaborazione con la Sabina Universitas di Rieti, il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, il Dipartimento di Architettura dell’Università di Firenze e la Società dei Territorialisti, promuove un incontro su un tema di estrema attualità, dal titolo “Ritorno alle Terre Alte. Un delicato equilibrio tra comunità e natura”.

Un seminario a più voci quello in programma per mercoledì 5 maggio, dalle ore 15 alle ore 18 (gratuitamente aperto al pubblico su piattaforma Zoom), che vedrà la partecipazione di sei relatori, specializzati in discipline differenti e complementari, per affrontare a tutto tondo la problematica del ritorno delle comunità in aree montane soggette da decenni a un progressivo spopolamento e conseguente declino. Un fenomeno che per l’Italia potrebbe rappresentare un punto di forza, se coordinato in maniera intelligente. Tra comunità umane e natura è necessario infatti riconoscere un equilibrio da rispettare. Essenziale è riflettere sul “come tornare” alle Terre Alte.

Di seguito il link per partecipare all’evento: https://unitus.zoom.us/j/98577309610

Contenuti del seminario

Saranno molteplici i temi affrontati, che consentiranno di condurre insieme al pubblico una riflessione sul ripopolamento delle aree in quota del Paese, aprendo le presentazioni a un vivo dibattito. Si parlerà di dicotomia tra città e natura. Dei limiti alla civilizzazione, il cui superamento compromette non solo l’esistenza della foresta, massima espressione della natura negli ambienti terrestri, ma l’esistenza stessa della specie umana. Limiti la cui conoscenza dovrebbe essere alla base di ogni tipo di pianificazione territoriale. Verranno in tal senso riportati esempi del passato e del presente relativi al territorio italiano.

E ancora di vincoli simbolici verso la foresta e di incanto sociale. Della relazione fra natura e cultura. Degli scenari di decrescita demografica rispetto all’urbanizzazione. Delle iniziative messe in campo per centrare gli obiettivi dell’Accordo di Parigi, del ruolo delle risorse patrimoniali del territorio nella transizione energetica e delle comunità energetiche rinnovabili che, in particolare nelle terre alte, rappresentano l’occasione per superare il paradigma dell’accettabilità sociale degli interventi in campo energetico e l’approccio settoriale tradizionale attraverso l’integrazione di specifici mix di fonti localmente definiti, calibrati sulla disponibilità e sulla riproducibilità delle risorse e rispettosi dei valori patrimoniali della bioregione. Della distinzione (fattuale e quindi giuridica) tra emergenza ambientale ed emergenza climatica e della necessità di riconoscere soggettività giuridica agli alberi e ai loro servizi ecosistemici come garanzia  delle funzioni di controllo e limitazione degli effetti dell’emergenza climatica in atto.

Verranno altresì riportate, come esempio di esperimenti riusciti di equilibrio tra natura e civiltà, le testimonianze del progetto avviato nella Regione Toscana “ForLeaves”, finalizzato alla valorizzazione delle foreste locali e creazione di valore aggiunto per le funzioni silvo-ambientali, e del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, patrimonio Unesco dal 2017, di recente inserito nella Green List dell’Unione mondiale per la conservazione della natura (IUCN).

Programma

15:00 – Saluti istituzionali e introduzione all’incontro

15:15 – Interventi dei relatori

·       Luca Santini, Presidente del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, del Monte Falterona e Campigna – “Le Foreste Casentinesi, un esperimento riuscito di equilibrio tra natura e civiltà”

·       Daniela Poli, Professoressa di Tecnica e Pianificazione urbanistica, Università di Firenze – “Oltre il dualismo: verso una nuova civilizzazione eco-territoriale”

·       Bartolomeo Schirone, Professore di Selvicoltura e Assestamento forestale, Università della Tuscia – “La foresta e il senso del  limite”

·       Monica Bolognesi, Dottoranda di Architettura, Università di Firenze – “Transizione energetica e patrimonio nelle Terre Alte”

·       Ginevra Virginia Lombardi, Professoressa di Economia ed Estimo rurale, Università di Firenze – “Progetto Forleaves:  funzioni e centralità delle foreste nei percorsi di sostenibilità”

·       Michele Carducci, Professore di Diritto Costituzionale comparato, Università del Salento – “Diritti degli alberi e diritti della natura nell’emergenza climatica”

17:30 – Dibattito aperto al pubblico