Roma, “Agricoltura nella Costituzione”: al via la petizione “Aria-Acqua-Terra-Fuoco”

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“Tutela dell’agricoltura, diritti della comunità, difesa dei principi costituzionalmente garantiti, salvaguardia dell’ambiente e del territorio. Sulla base di questi valori e di questi principi fondamentali prende forma ufficialmente a Roma, “Aria-Acqua-Terra-Fuoco”, che lancia la petizione “Agricoltura nella Costituzione”. I proponenti della pubblica petizione sono: Eurocoltivatori, Consumatori Consapevoli, Iniziativa Comune, Nel Cuore la Terra, Futuro Agricolo, E- Academy – Associazione Europea per il lavoro, equità, diritti, e fiscalità , Alleanza-Radic Umani non massa digitale.

Nel gruppo promotore anche i comitati: Valore, Sempre, Costituente Universale, Odisseo, Opera Contadini, Dimensione Amicizia, Euromó, Sentiero, Sentimento, Futura Labor, Acronica, Armonica, Pianeta Labor, Europa Contadina, Oltre, Armonia, Concerto e Ventura Labor. “L’agricoltura è bene comune, siano i cittadini a decidere per la loro salute”.

Questo il punto di partenza dei promotori della iniziativa, che quindi aggiungono: “Numerose realtà territoriali, civiche e sociali, dopo un dialogo democratico e fruttuoso hanno deciso di unirsi, di fare squadra per tutelare i piccoli produttori e i contadini, che sono i veri guardiani della natura. In particolare, chiediamo che venga inserita l’agricoltura nella nostra Carta Costituzionale, espressamente e consapevolmente. Vogliamo sensibilizzare gli italiani a fare una riflessione, sulla salubrità dei cibi che siano garantiti senza residui e tracce velenose e inquinanti.

Diciamo “no” ai semi geneticamente modificati e desideriamo che siano le istituzioni a garantire la qualità, genuinità e le caratteristiche organolettiche dei prodotti. Nostri altri obiettivi sono anche l’intensificazione dei controlli e del monitoraggio delle produzioni extra Ue. E ancora, la trasparenza sui prezzi – siano pubblici i rincari praticati sul cibo nel viaggio dalla terra alla tavola – e l’introduzione del passaporto degli Alimenti. A nostro giudizio, infine, è necessario normare il ruolo dei piccoli produttori e delle piccole imprese familiari come garanti dell’approvvigionamento e dei luoghi di produzione e come tutori dei suoli coltivabili e dell’habitat. Infine, intendiamo esprimere solidarietà e vicinanza, ai contadini e agli agricoltori europei, orfani di chi si vanta di rappresentarli”.