La Roma di José Mourinho è ancora in corsa per arrivare alle battute finali dell’Europa League, atto conclusivo che si disputerà alla Puskás Aréna Park di Budapest. Prima però di giungere in Romania, dove potrebbe prefigurarsi una sfida tutta italiana contro la Juventus, la squadra giallorossa deve superare l’ultimo avversario: si tratta del Bayer Leverkusen, con la sfida programmata su doppio turno. La Lupa resta la favorita secondo le quote sull’Europa League, con la possibilità di centrare la seconda finale europea consecutiva dopo quella di Conference League nella passata stagione (poi vinta dai giallorossi). La gara d’andata è prevista per giovedì 11 maggio, con fischio d’inizio alle ore 21.00, in uno stadio Olimpico finito sold out nel giro di poche ore. La gara di ritorno è poi fissata per la settimana seguente, sempre alle ore 21.00, questa volta in terra tedesca.
La Roma si prepara ad un turnover ragionato nella sfida contro il Monza con l’obiettivo di arrivare al match europeo nelle migliori condizioni possibili. Il sistema di gioco resta quello designato da Mourinho, il 3-4-2-1 improntato all’attacco. I giallorossi si sono sempre contraddistinti per una grande mole di azioni offensive, non sempre poi concretizzate a causa di terminali d’attacco che hanno visto più di un momento di appannamento. Detto questo però, non dovrebbero esserci dubbi riguardo all’impiego sia di Abraham che di Dybala dal primo minuto di gioco, gioiello arrivato del mercato estivo della dirigenza. Il centravanti inglese sembra poter essere l’indiziato per supportare il reparto offensivo mentre la Joya è in pole per la trequarti, dove avrà come al solito massima libertà per svariare su tutto il fronte d’attacco. Al fianco della stella argentina, con tutta probabilità ci sarà Pellegrini: il rigore sbagliato contro il Feyenoord è acqua passata per il capitano giallorosso, che ha ritrovato la forma migliore. A centrocampo Matic dovrebbe tornare ad essere il metronomo mentre Smalling è intenzionato a riprendersi il posto nel reparto arretrato, potrebbe infatti smaltire per tempo il lieve affaticamento muscolare. Lo scheletro della compagine giallorossa dovrebbe perciò essere delineato, salvo forfait dell’ultimo minuto.
Non è di certo imprevisto invece l’assenza sicura di Schick per il Bayer Leverkusen. L’ex giallorosso, infatti, è il protagonista di una stagione da dimenticare perché costellata di infortuni muscolari. La punta ceca non ha mai trovato la condizione ottimale in questa stagione, che l’allenatore delle aspirine ha già battezzato come terminata per l’attaccante. La sua indisponibilità non dovrebbe però cambiare il sistema di gioco dei tedeschi, il 3-4-3, allenati da Xabi Alonso, che ritrova Mourinho dopo essere stato allenato dal portoghese: una prassi ormai consolidata per il portoghese, non nuovo ad affrontare da avversario ex giocatori allenati in passato. Ci sono esempi illustri solo guardando la Serie A, con diversi allievi che sono arrivati a sfidare il loro mentore: Thiago Motta e Stankovic ad esempio. Già in tempi non sospetti l’ex allenatore madridista aveva definito Alonso un predestinato in panchina, sottolineando le sue indiscusse qualità. La vecchia stella Blancos ha caldamente risposto confermando ampi attestati di stima verso il portoghese, evidenziando come sia la storia a parlare per lui.