“È una manovra post-Covid pensata per portare Roma fuori dalla pandemia e rilanciare il lavoro e l’economia. In un momento complicato, raccogliamo i frutti del lavoro di questi anni, grazie al quale abbiamo messo i conti in ordine e accantonato risorse utili a far fronte alle difficoltà”.Così la sindaca di Roma Virginia Raggi, commentando il Bilancio di previsione licenziato dalla Giunta. “Per questo, anche in un periodo difficilissimo per l’economia del Paese e della città – aggiunge – siamo in grado di garantire i servizi essenziali, a partire da quelli destinati ai più deboli, e mettere in campo quasi 2 miliardi di nuovi investimenti per trasporti, infrastrutture, ambiente, periferie. Questo è però solo il primo passo di un complessivo piano di sviluppo della Capitale d’Italia per i prossimi dieci anni – aggiunge Raggi – a cui devono contribuire il Governo e tutte le altre istituzioni.
Da qui al 2030 abbiamo una serie di appuntamenti e occasioni da cogliere: penso al Recovery Fund, al tema dei poteri speciali, al Giubileo e alla possibile candidatura per Expo. Tutte tappe di un progetto cambiare il volto della città, attrarre imprese e investimenti, e riconoscere finalmente a Roma il ruolo che merita. Non possiamo aspettare oltre”. “Il Bilancio di previsione 2021-2023 ha dietro un anno complesso – ha aggiunto l’assessore al Bilancio Gianni Lemmetti – che ha visto i conti di Roma Capitale azionare e reggere le misure di contenimento della crisi economica a sostegno delle categorie produttive. Una solidità che ci permette ora di mettere in campo risorse in conto capitale per 1,9 miliardi di euro nel prossimo triennio e che dobbiamo senza dubbio al rigore nella gestione dei conti, negli ultimi anni, e al lavoro di monitoraggio continuo delle strutture capitoline: due elementi fondamentali di resilienza di cui far tesoro in futuro. Oggi continuiamo con la stessa accortezza: procediamo con il risanamento delle società partecipate e, nella speranza dell’arrivo dei finanziamenti europei che accelererebbero il cambiamento, possiamo dire di poter continuare a lavorare per una città sempre più vivibile e attrattiva”. (ANSA).