“È urgente che l’Europa riacquisti la sua leadership e sviluppi la sua visione sul futuro del pianeta e in particolare delle relazioni con i paesi del mondo. Va bene stare con le democrazie occidentali, va bene essere atlantisti, ma è necessario essere pragmatici. Significa cioè partecipare alla soluzione delle crisi in corso”, così in una nota Pietro Paganini, analista socioeconomico, all’indomani delle elezioni russe che hanno sancito la vittoria di Putin. “Il fine è certamente quello della pace e della stabilità, ma è anche quello di trovare dei vantaggi o meglio di non autoinfliggersi dei danni”, avvisa. “Numeri alla mano, l’Europa paga il prezzo della guerra in ucraina insieme al popolo ucraino, così come paga la crisi in medioriente insieme ai cittadini di Israele e di Gaza. Anche i cittadini europei e in particolare gli italiani pagano un costo alto”. E precisa “non si può dire lo stesso dei nostri partner americani che da queste crisi geopolitiche ci stanno chiaramente guadagnando. Putin c’è e ci dobbiamo fare i conti, non possiamo continuare a evitare il problema tirando la palla in tribuna”. Infine Paganini aggiunge “anche un presunto post Putin non sarà così roseo come vogliono farci credere. Il Partito Popolare europeo e Forza italia con Silvio Berlusconi hanno, a loro modo, saputo trattare con Putin secondo un metodo pragmatico, senza inseguire i sogni delle primavere arabe, ma pensando ai cittadini europei e russi. La democrazia non si impone, si semina. Dobbiamo tornare a quella politica, pragmatica e capace di dare stabilità al sistema del commercio globale”, conclude.
RUSSIA, P.PAGANINI (ANALISTA SOCIOECONOMICO): URGE CHE L’EUROPA RIACQUISTI LEADERSHIP. LA DEMOCRAZIA NON SI IMPONE, SI SEMINA
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