Sabato 15 maggio, la città in piazza, per ricordare Basaglia e per salvare il S.Maria della Pietà

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Sabato 15 maggio, nel pomeriggio, una manifestazione partirà dal Santa Maria della Pietà, in occasione del 43° anniversario della Legge Basaglia (13 maggio 1978).

Promossa da 183 associazioni, comitati e reti cittadine, tra cui tutte le associazioni per la Salute Mentale, la manifestazione rivendica l’uso pubblico sociale e culturale del S.Maria della Pietà in opposizione al progetto di cessione alla ASL RM1.

“C’è bisogno di Sanità Pubblica”, dicono gli organizzatori, “ma non al S.Maria della Pietà, nell’area della città più sanitaria del Lazio”. la Legge è chiara: gli ex Ospedali Psichiatrici non possono ospitare strutture sanitarie ma devono essere messi a reddito per finanziare i Servizi Regionali di Salute Mentale”. E aggiungono: “Riaprissero invece gli ospedali dismessi come il Forlanini, il S.Giacomo, Villa Tiburtina e si ricostruisca una Sanità Pubblica di prossimità nei territori invece di mettere cose a casaccio al S.Maria della Pietà esclusivamente per politiche di Bilancio”.

Da oltre 25 anni i cittadini rivendicano un Polo di eccellenza artistico, culturale, turistico, di economia sociale, completamente pubblico, che offra servizi che mancano completamente in quell’area e che potrebbero offrire lavoro e opportunità alla comunità.
Un progetto che salvi il Parco di 27 ettari dall’invasione di auto che il progetto in corso renderebbe inevitabile.

Tra gli animatori della manifestazione, l’Associazione Ex Lavanderia, sgomberata dal Padiglione 31 del S.Maria della Pietà, il 25 febbraio scorso, dopo 16 anni di attività culturale pubblica e volontaria.

Nell’Appello che promuove la manifestazione si afferma: “Si punisce chi ha firmato insieme alle principali associazioni dei familiari, un ricorso al TAR per l’annullamento del progetto in atto, l’esperienza che ha promosso proposte di Iniziativa Popolare sul riutilizzo dell’Ex Manicomio di Roma, ragionevoli e credibili, firmate da migliaia di cittadini”.

L’appello chiede: “la sospensione di tutti gli atti di assegnazione e riconversione in corso fino all’approvazione del Piano Urbano previsto come obbligatorio dal Piano Regolatore, lo spostamento di un credibile progetto strategico di “città della salute e del benessere” al Forlanini come richiesto da anni dalla cittadinanza di quel quadrante; L’affidamento temporaneo del Padiglione 31 all’Associazione Ex Lavanderia per permettere alla Rete territoriale di sostegno alle famiglie in difficoltà per l’emergenza Covid di continuare le proprie attività”. Si chiede, inoltre il rispetto della Delibera Comunale approvata nel 2015 proprio a partire dalla Proposta di Iniziativa Popolare promossa dal Comitato “Si può Fare”.