SANITÀ, L’OSPEDALE DI TIVOLI VERSO LA RIAPERTURA

Un' ambulanza entra nell'IRCCS San Raffaele alla Pisana, dove gli ingressi sono controllati dai militari dopo che e' stata disposta la chiusura della struttura con cordone sanitario a seguito di casi positivi al COVID-19, Roma 6 giugno 2020. ANSA/FABIO FRUSTACI
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Roma, 17 gennaio 2024 – Proseguono le attività e le interlocuzioni con la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Tivoli per mettere in sicurezza l’ospedale San Giovanni Evangelista di Tivoli, a seguito dell’incendio divampato tra l’8 e il 9 dicembre scorso, al fine di riaprire celermente i servizi sanitari primari.

 

 

 

Ieri s’è svolto un incontro tra l’Amministrazione regionale, rappresentata dal direttore generale della Regione Lazio Alessandro Ridolfi, l’Azienda sanitaria locale Roma 5, alla presenza del direttore generale Giorgio Giulio Santonocito, e i sindacati del comparto.

 

 

 

Il ripristino dell’operatività, di parte e dell’intero nosocomio, tiene necessariamente conto delle esigenze della giustizia e dei correlati tempi tecnici. La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Tivoli sta garantendo il massimo supporto per riaprire celermente l’ospedale San Giovanni Evangelista.

 

 

 

Malgrado le evidenti difficoltà dovute alle conseguenze dell’incendio, nelle prossime settimane saranno riattivati diversi servizi sanitari, alla luce dello stato avanzato degli interventi nelle ali A e B.

 

 

 

Per quanto riguarda il ripristino della centrale elettrica dell’ospedale, si provvederà all’installazione di due impianti provvisori, qualora dovessero allungarsi i tempi per la riattivazione della cabina.

 

 

 

La priorità, in ogni caso, resta la riorganizzazione degli spazi per rendere fruibili le cure più urgenti, partendo dalle possibili riaperture dei reparti di Medicina interna e Chirurgia e del Pronto soccorso del nosocomio. La funzionalità potrebbe essere assicurata entro la fine del mese di gennaio.

 

 

Inoltre, si sta procedendo alla verifica di tutte le apparecchiature presenti nell’ospedale con le conseguenti certificazioni e l’eventuale manutenzione qualora fosse necessaria.

 

 

 

L’amministrazione regionale ha messo in campo diverse misure straordinarie per gestire l’emergenza dovuta alla chiusura dell’ospedale di Tivoli, attivando 178 posti letto, oltre alle 10 ambulanze per un mese e prorogabili per altri 30 giorni, con le strutture accreditate per consentire l’efficiente e il tempestivo trasferimento dei pazienti dai pronto soccorso degli ospedali dell’azienda ospedaliera-universitaria Sant’Andrea, del Policlinico universitario Umberto I, Sandro Pertini, del Policlinico Tor Vergata, Casilino e Madre Giuseppina Vannini.

 

 

 

Nell’ambito del Piano degli investimenti in edilizia sanitaria (ex articolo 20), l’amministrazione Rocca ha sbloccato l’intervento per la realizzazione del Nuovo Ospedale Tiburtino con 392 posti letto, a fronte degli attuali 261 posti letto dell’ospedale di Tivoli, che prevede lo stanziamento di un importo complessivo di oltre 204 milioni di euro, di cui circa 194 milioni di euro a carico dello Stato e quasi 1,5 milioni di euro dal bilancio della Regione Lazio, a cui vanno sommati 8,7 milioni di euro per le spese di progettazione.

 

Non solo, la Regione Lazio ha riprogrammato lo scorso luglio gli investimenti del sistema antincendio degli ospedali per mettere in sicurezza le strutture sanitarie e per garantire le risorse umane e professionali al Servizio sanitario regionale, necessarie a rendere operativa la nuova programmazione ospedaliera. Sono state acquisite le progettazioni e gli studi di fattibilità, da parte delle Aziende sanitarie, con l’invio della proposta di accordo di programma per utilizzare i fondi di edilizia sanitaria (ex. articolo 20) al Ministero della Salute.

 

Il Programma degli interventi di adeguamento alla normativa antincendio delle Aziende Sanitarie e Ospedaliere, nell’ambito del Piano degli investimenti in edilizia sanitaria, si basa su risorse statali già finanziate e non ancora impegnate, prevedendo lo stanziamento di un importo complessivo di circa 376 milioni euro, di cui 357 milioni di euro per le annualità 2024-2027 a carico dello Stato e oltre 18,7 milioni di euro per le annualità dal 2024 al 2027 a carico della Regione Lazio.