“Il 18 giugno sarà sciopero nazionale per un contrato ateso da 13 anni e negato
nonostante il Covid. Dopo 13 anni di atesa, 2 anni e 7 mesi di tratatva e una pandemia che ha visto gli operatori
della sanità in prima linea per difenderci tut, non possiamo permetere che un dirito irrinunciabile come quello
al contrato contnui ad essere negato”. Giancarlo Cenciarelli, Roberto Chierchia e Sandro Bernardini – segretari
generali di Fp Cgil Roma Lazio, Cisl Fp Lazio e Uil Fpl Roma e Lazio – lanciano l’ofensiva contro il muro di gomma
delle associazioni datoriali, a partre da Aris, Aiop e Unindustria Lazio, “concentrate unicamente sul profto, a
discapito di chi ogni giorno rischia la vita e dei pazient che afdano loro la propria salute”.
“Un’ingiustzia che dura da anni e che l’emergenza Coronavirus ha posto ancor più soto gli occhi di tut”,
scrivono i segretari regionali di categoria. “Alle stesse persone che tut in quest mesi hanno applaudito, a quegli
stessi infermieri, oss, tecnici, terapist, ostetriche, professionist e personale amministratvo e di assistenza che,
insieme ai colleghi della sanità pubblica, ci stanno trando fuori da un periodo emergenziale difcilissimo, i datori
di lavoro non solo stanno negando un ringraziamento tangibile, ma anche il più basilare dei dirit, com’è quello al
salario, alle tutele e alla valorizzazione delle competenze. Stamo parlando, nel solo Lazio, di 25mila lavoratori
che nel complesso assicurano il 40% delle prestazioni di sanità pubblica. Vale a dire quasi la metà del Ssr.
Personale straordinario che ha contribuito in modo determinante, anche in condizioni di rischio per la loro stessa
sicurezza, a fronteggiare lemergenza coronavirus e ai quali è afdata l’atuazione del dirito costtuzionale alla
salute”, spiegano Cenciarelli, Chierchia e Bernardini.
“Così come non possiamo accetare la situazione delle Rsa, in cui da anni si applicano condizioni contratuali
peggioratve rispeto ai loro colleghi, a parità di professione, applicando un Ccnl, l’Aiop Rsa, non sotoscrito da
Cgil Cisl Uil. Operatori che in molt casi sono stat lasciat soli di fronte all’epidemia e che si sono spesi ben oltre il
proprio dovere e ben oltre i rischi consentt, per dare cura e assistenza alle fasce più deboli della popolazione”,
puntualizzano. “Per questo il 18 giugno i lavoratori saranno in sciopero per un intero turno in tute le struture
sanitarie accreditata e in tute le Rsa. stato profondamente immorale da parte dei datori di lavoro mandare in
fumo una tratatva lunghissima alzando contnuamente l’astcella delle richieste economiche ai contribuent e
rifutando di fare la propria parte di imprenditori. E cir nonostante l’impegno del iinistero della Salute e delle
Regioni che hanno messo a disposizione fondi consistent”.
“Chiediamo alla Regione Lazio e alle Asl di intervenire sugli accreditamenti garantendo le regole detate dalla
legge regionale e i controlli sulle struture private. Basta con il dumping e con le furbizie, solo chi è in grado di
assicurare condizioni contratuali e professionali dignitose deve poter far parte del Ssr. Lo abbiamo sempre deto
chiaramentei stesso lavoro, stesso salario, stessi dirit. .el pubblico e nel privato. E non arretreremo di un
millimetro”. concludono i segretari. “.emmeno il Covid ha fermato quest lavoratori. Ora pretendiamo rispeto e
riconoscimento del sacrifcio e della professionalità, a partre dal sacrosanto rinnovo di contrato”.
Sanità Privata e Rsa. Il 18 giugno lavoratori in sciopero per un contrato ateso oa 13 anni
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