Sanremo, appello Schillaci: “Meno malati con prevenzione oncologica”

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(Adnkronos) – "Bisogna puntare sulla prevenzione per avere meno malati. Con la popolazione che invecchia – siamo il Paese più longevo al mondo dopo il Giappone – dobbiamo avere meno malati. E questo si può fare solo con la prevenzione, che io ho messo sin dai primi giorni del mio lavoro al ministero come un punto fondamentale". Lo ha detto il ministro della Salute, Orazio Schillaci, intervenendo in diretta da Casa Sanremo al talk show 'La prevenzione in dieci note', organizzato da dicastero e Rai per promuovere la prevenzione oncologica. Prevenzione che "deve partire – ha sottolineato il ministro – dalle scuole, fin dalla prima elementare. Bisogna far capire l'importanza dei corretti stili di vita, una sana alimentazione, non fumare, svolgere attività fisica e proteggere la pelle dai raggi solari. Dobbiamo avere italiani che vivono di più, ma soprattutto dobbiamo avere italiani che vivono meglio e meno malati".  Il ministro si è poi soffermato sull'importanza della ricerca biomedica che "ha messo a disposizioni tanti nuovi farmaci e tante nuove terapie. Oggi il melanoma, la cui diagnosi in passato era infausta, può essere sconfitto anche in fase avanzata". Ma è soprattutto sulla prevenzione – il tasto più battuto da Schillaci – che bisogna puntare "per evitare di sovraccaricare il sistema sanitario. Chi ha una malattia grave deve avere la possibilità di potersi fare curare. Il Ssn ha 46 anni ma resta un orgoglio di questa nazione. Il modello della sanità italiana, spesso criticato nel nostro Paese, all'estero viene visto come un modello virtuoso. In Italia la sanità è gratuita e così deve rimanere. L'unico modo per far si è che questo avvenga è avere meno malati".  Schillaci ha poi ricordato il motivo del talk show dal palco di Casa Sanremo: "Nessuno meglio della Rai – ha detto – può aiutarci per far sì che questo messaggio arrivi forte e chiaro nelle case degli italiani. Eravamo già venuti a Sanremo 2 anni fa a portare alle italiane e agli italiani il messaggio sulla prevenzione oncologica e quindi la Rai e il Festival di Sanremo sono ovviamente due interlocutori utilissimi, istituzionali, per mandare messaggi positivi alle italiane e agli italiani quindi siamo voluti tornare. Abbiamo firmato un protocollo di intesa con la Rai proprio per occuparci di prevenzione e di salute".  Donare il sangue "non solo è un gesto di generosità che può salvare vite, ma anche può essere il primo momento per uno screening per tutti. Siamo particolarmente soddisfatti perché in questi ultimi 2 anni il numero dei donatori è aumentato in maniera significativa, è aumentato in maniera significativa anche il sangue che abbiamo a disposizione e siamo quasi diventati autonomi anche sul plasma, su cui avevamo un ritardo importante rispetto ad altre nazioni europee". "Coinvolgere i giovani sull'importanza della donazione del sangue – ha chiuso il ministro – è il messaggio più importante che possiamo dare. Donare il sangue non solo è un gesto di generosità, non solo salva delle vite, ma può essere il primo momento per uno screening per tutti e quindi anche su questo il ministero della Salute è in prima fila". Donare il sangue, ha affermato Schillaci, "non solo è un gesto di generosità che può salvare vite, ma anche può essere il primo momento per uno screening per tutti. Siamo particolarmente soddisfatti perché in questi ultimi 2 anni il numero dei donatori è aumentato in maniera significativa, è aumentato in maniera significativa anche il sangue che abbiamo a disposizione e siamo quasi diventati autonomi anche sul plasma, su cui avevamo un ritardo importante rispetto ad altre nazioni europee".  "Coinvolgere i giovani sull'importanza della donazione del sangue – ha aggiunto il ministro – è il messaggio più importante che possiamo dare. Donare il sangue non solo è un gesto di generosità, non solo salva delle vite, ma può essere il primo momento per uno screening per tutti e quindi anche su questo il ministero della Salute è in prima fila".  L'Alzheimer, ha proseguito il ministro, "è una malattia sociale che dilania le famiglie. In un Paese come il nostro che invecchia, oltre ai tumori aumentano anche le malattie neurodegenerative. Purtroppo ancora non c'è una cura vera, ma la scienza e la ricerca stanno investendo molto e sono certo che a breve avremo delle armi migliori per combattere anche queste malattie che oggi dilaniano le famiglie. Chi vive con un malato di Alzheimer sa bene cosa significhi".  "E' importante che gli artisti affrontino alcuni temi", ha aggiunto il ministro, che ha definito "straordinaria" la canzone di Simone Cristicchi 'Quando sarai piccola' che il cantautore ha dedicato alla mamma Luciana colpita da emorragia cerebrale nel 2012.  Dopo il Covid "l'Italia è tornata ad essere la seconda nazione più longeva al mondo dopo il Giappone. La ricerca biomedica – ha concluso il ministro della Salute – ha fatto passi da gigante, abbiamo a disposizione tanti nuovi farmaci, tante nuove terapie grazie alle quali il melanoma, ad esempio, può essere sconfitto anche nella fase avanzata della malattia. Ci sono scoperte incredibili. L'importante, lo dico sempre, è che quando c'è un nuovo farmaco, quando c'è una nuova scoperta, questa sia per tutti. Il progresso cambia se tutte le persone, indipendentemente dal lavoro che fanno e dal reddito che hanno, possono usufruirne. Se è per pochi non serve a niente".  —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)