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Roma – Lavagne multimediali, lezioni online e chat di gruppo per rimanere sempre in contatto. Anche all’istituto ‘Aurelia Fevola’ di Roma, la didattica non si e’ fermata, ma ha continuato a formare i suoi studenti malgrado la chiusura, utilizzando tutte le potenzialita’ del digitale.
“Sentivamo l’esigenza di non perdere il contatto con i nostri ragazzi, cosi’ ci siamo subito attrezzati creando una piattaforma di didattica virtuale e utilizzando i vari sistemi multimediali per le videolezioni- racconta a diregiovani.it Mario Tramontano, coordinatore didattico della scuola- poi abbiamo deciso di fare un passo in avanti acquistando delle lavagne multimediali, per cercare di non farci trovare impreparati all’apertura del nuovo anno scolastico, nell’eventualita’ di doppi turni”.
L’istituto ‘Fevola’, situato a Piazzale Ponte Milvio, offre corsi di formazione professionale e recupero anni scolastici per studenti delle scuole medie e superiori (istituti tecnici e licei), ed e’ specializzato nella preparazione agli esami di recupero e di Stato. “I ragazzi si sono impegnati anche durante questo periodo, ma adesso per chi deve sostenere la maturita’, la preoccupazione sta crescendo – commenta Anna Scoma, docente di matematica e fisica – durante il lockdown le lezioni sono andate avanti sia sulla piattaforma, dove caricavamo i materiali, sia tramite il collegamento in video con tutti gli alunni. Grazie alle lavagne multimediali e alla tecnologia abbiamo potuto svolgere esercizi, spiegare e interrogare. Ovviamente il contatto umano e’ un’altra cosa, ma possiamo dire che la didattica si e’ svolta regolarmente e siamo riusciti a portare a termine il programma”.
Adesso l’incognita resta la riapertura di settembre, ma in attesa di ricevere indicazioni dettagliate sulle procedure da adottare, l’istituto privato si sta gia’ preparando ai vari scenari ipotizzati. “Speriamo di poter svolgere regolarmente le lezioni, sempre nel rispetto dei protocolli sanitari che ci verranno imposti, magari puntando proprio sull’utilizzo delle lavagne multimediali”, conclude Mario Tramontano.
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