“Ogni prodotto è preso direttamente dai produttori, senza alcun tipo di intermediario o distributore, seguendo le regole dettate dalla stagionalità. Pensiamo che questa sia la strada migliore per garantire la miglior esperienza possibile a tavola preservando degli standard di qualità e sostenibilità, anche economica” sottolinea Iavicoli, che per questa nuova avventura ha voluto una brigata tutta al femminile, capitanata da Daniela Miralda. Situato in via Giuseppe Giulietti 5, in zona Ostiense a pochi metri dalla fermata della Metro B Piramide, Fuorinorma può contare su 35 coperti nello spazio interno e 15 in quello esterno. Un locale caratterizzato dal bel giardino di alloro, dalla sala raffinata e informale e da un bancone che diviene il luogo ideale per uno stuzzichino e un buon bicchiere.
Valorizzare i prodotti locali, il territorio, lavorare con ciò che è materialmente disponibile in zona, interfacciandosi con i fornitori e i produttori vicini: questa la filosofia gastronomica di Fuorinorma, una scelta voluta e consapevole che consente di dar vita ad una cucina libera da sovrastrutture e che ha nella semplicità, nella freschezza e nell’intensità dei sapori i suoi punti di forza. Dalla pesca sostenibile ai prodotti di stagione, passando per carni scelte secondo un’unica regola: “La qualità della vita degli animali ha sempre la precedenza sulla tipologia di razza o di taglio, perché vogliamo valorizzare materie prime meno conosciute ma di grande valore”. Un approccio che si traduce in un menu snello con molti piatti vegetariani e varie proposte del giorno che permettono di portare in tavola una cucina in costante movimento.
In carta c’è spazio per piatti storici di Iavicoli come la “Cacio e Pepe sabbiosa” e per proposte intriganti come i “Filetti di triglia salsa di sedano rapa chips di carciofi e semi di aneto” o le “Crocchette di galletto al rosmarino”, le “Costolette di maiale morbide con verdure invernali” e il “Risotto ai funghi e mirtilli”, ma anche i “Tonnarelli con canocchie, pomodori alla vaniglia e arancia” e “Verde Acqua”, un piatto semplice (solo all’apparenza), dal gusto ricco e stratificato, un mix di verdure ed erbe acquaponiche (di The Circle Food), a cui vengono aggiunti fiocchi di sale e limoni fermentati. Interessante anche la proposta relativa al pranzo, valida dal lunedì al venerdì, con un menu che cambia ogni giorno, strutturato su 12 piatti salati e 1 dessert con un prezzo medio significativamente contenuto.
Da Fuorinorma è inoltre possibile anche bere bene grazie alla Carta dei vini studiata con Stefania Vinciguerra e Riccardo Viscardi, una accurata selezione di circa 30 etichette, tutte appartenenti a produttori con i quali Iavicoli e Desantis hanno un contatto diretto. Nella carta, contraddistinta dalla presenza di un buon numero di vini naturali e dalla possibilità di poter degustare tutti i vini anche al calice, si può ritrovare la filosofia di Fuorinorma applicata anche al bere: ricerca di prodotti che possano sposare in maniera ideale i sapori della cucina, per creare un connubio unico!