Sin Fronteras all’Area Contesa Arte

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Sylvia Irrazabal lancia venerdì 18 ottobre in via Margutta 90 una nuova importante realizzazione espositiva dall’impegnativo titolo “Senza Confini – Sin Fronteras”: un appuntamento di alto livello  con l’arte plastica pittorica e scultorea, ideato dalla manager culturale e curatore di provata rilevanza: una Mostra  collettiva internazionale ad ampio respiro che vuole offrire una ampia visione dell’arte contemporanea aggregando sempre più sensazioni ed emozioni di più continenti dall’Europa alla America Latina al Medio Oriente.

Uno  spaccato d’arte contemporanea di ben 28 artisti tra affermati ed emergenti, uniti da un unico filo conduttore il dialogo interculturale di pace e libertà: attraverso le loro varie espressioni artistiche – siano esse pitture, sculture, fotografie o digital art – celebrano  i valori umani fondamentali come l’amore, la pace, la solidarietà e la tolleranza. La Mostra rimarrà aperta fino a Domenica 27 ottobre e, per tutta la durata della mostra, il pubblico e gli appassionati d’arte che verranno in visita potranno incontrare il curatore dott.ssa Sylvia Irrazabal e artisti che si alterneranno nella loro presenza.

I talentuosi 28 artisti in mostra selezionati da Sylvia Irrazabal attraverso un grande lavoro di ricerca per “Senza Confini – Sin Fronteras” sono: Stefania Galletti, Monika Esser, Angel Montes De Oca, Sara Cafarelli (SACAF), Evy Pineda, Rasta Safari, Lucia Pafundi, Isabella Bianchini, Luigi Bonuomo, Laura Cusimano, Michieletto Da Lanuvio, Pasquale Caraviello, Isabel Carrillo, Melanio Guzman, Elina Damiani, Giampiero Nacuzi, Virginia Aloisio, Silvana Belvedere, Juan Carlos Nanake, Omar Olano, Diego Stella, Debora Saracino, Carlo Tornese, Horacio Conde Marmion, Nathaly Caldonazzo, Tonino Santeusanio, Rossana Placidi e Silvy Martinez.

 

Dopo i successi di una serie di mostre personali e collettive da lei curate e vari  incarichi come Commissaria alla Biennale d’Arte di Venezia per Padiglione dell’America Latina,  il curatore e manager culturale Sylvia Irrazabal ci spiega meglio il senso di questa Mostra e che cosa vedremo dal 18 ottobre in via Margutta 90 presso la Galleria Internazionale Area Contesa Arte:

 

Come nasce questa nuova avventura nell’arte con la mostra “Senza Confini – Sin Fronteras”?

“Come dice il titolo stesso è una mostra che spazia a largo raggio in piena libertà espressiva che supera i confini geografici ma anche di quelli socio-culturali e soprattutto intellettuali. Aprendo a continenti diversi dall’Europa all’America Latina al Medio Oriente ma anche a volti nuovi e già conosciuti, a tecniche espressive e tipologie artistiche diverse-In piena libertà espressiva appunto! Una scelta coraggiosa di promuovere qualsiasi tipo di espressione d’arte che abbia concretezza e volontà di aggregazione di energie diverse, poiché i linguaggi ne sono il necessario passaggio, la Mostra ospita grandi espressioni artistiche di pittura, scultura, di fotografia e di complementi di digital-art”.

 

Dottoressa Irrazabal, dopo il successo dei precedenti incarichi e mostre che le hanno fruttato consensi internazionali, come l’ultima personale dell’artista peruviano il maestro Juan Carlos Nanake a Roma a maggio 2024quale è il significato profondo di quello che vedremo dal 18 ottobre presso la Galleria Internazionale Area Contesa Arte ?

Creare piattaforme di incontro e dar vita al dialogo interculturale di comunità d’artisti di differenti continenti e di diverse espressioni, esperienze e sperimentazioni artistiche, questa è la caratteristica di questa Mostra collettiva internazionale ad ampio respiro di via Margutta che vuole offrire uno spaccato dell’arte contemporanea aggregando sempre più sensazioni ed emozioni vive da condividere su più continenti.”

 

Chi sono i protagonisti della mostra?

“Protagonisti assoluti della mostra sono e non possono che essere gli Artisti. Compito degli Artisti è quello di comunicare agli altri uomini un messaggio poetico, espresso con forme, colori, a due o più dimensioni, con movimento; senza preoccuparsi a priori se quello che verrà fuori sarà pittura, scultura o fotografia e digital art purché contenga questo messaggio e purché questo messaggio parli, si faccia comprendere e trovi una sua collocazione nell’animo di ciascuno di noi. Quindi mettere sempre più al centro del dialogo artistico l’artista. Anche con l’aiuto del grande critico d’arte professor Alfio Borghese ed il sostegno della curatrice”.

 

Quali talenti emergono dalle proposte dei 28 protagonisti  di “Senza Confini – Sin Fronteras”?

“Dalle vivaci strade caraibiche agli archetipi andini e alle atmosfere naif rioplatensi, gli artisti latinoamericani hanno sfidato le convenzioni e dato voce alle complesse realtà della regione. L’arte contemporanea latinoamericana è emersa come una forza dinamica e unica sulla scena artistica globale che affonda le sue radici in un ricco patrimonio culturale che risale alle civiltà precolombiane. Ma influenze indigene, africane ed europee si intrecciano in un puzzle di espressioni artistiche uniche, che riflettono la diversità etnica e culturale della regione.

Il folto gruppo di artisti europei – dalla Germania con l’arte fotografica neorealista alle figure dorate dell’artista spagnola per arrivare agli oltre diciassette artisti italiani – offre una panoramica di firme note ed emergenti, ma tutte ugualmente piene di spunti interessanti.

Il tutto con un carico di una tensione emozionale, così intensa e penetrante attraverso pitture con vibranti impasti cromatici, capaci di fornire rese visive assolutamente coinvolgenti ma anche attraverso sculture che mescolano a volte vari materiali e realizzazioni artistiche che evocano opere astratte e figurative in splendide opere sculturoree”.

 

In un momento geopoliticamente così difficile e pieno di guerre e tensioni qual è il ruolo dell’arte e di una mostra collettiva di questo tipo?

“Di fronte a crescenti conflitti del mondo attuale, è fondamentale mantenere viva la fiamma dell’impegno artistico per la pace e di un dialogo culturale senza confini e senza barriere per promuovere la solidarietà e la comprensione perchè l’arte nelle sue varie espressioni ha un potere straordinario di trasformazione, resistenza e dialogo. Un veicolo attraverso il quale esprimere speranze e realizzare sogni. Messaggi e sentimenti che accomunano tutta l’umanità al di là di ogni latitudine con una vena poetica creativa che immortala l’unicità dei popoli e delle culture”.

 

La Special  Guest Nathaly Caldonazzo,  artista a tutto tondo, personaggio televisivo molto amato in Italia, che partecipa nell’arte plastica con un’opera contro la violenza sulle donne, che apporto dà alla mostra?

 

“E’ un grande piacere la presenza alla Mostra Senza Confini – Sin Fronteras di un grande personaggio come Nathaly Caldonazzo, che oltre a essere un valente e poliedrica attrice di spicco e fantastica Special Guest di questa Mostra, espone una sua opera pittorico usando creatività e talento artistico nella sua valorosa lotta alla violenza in particolare contro le donne. La sua presenza ci onora e sono sicura arricchirà non solo il vernissage del 18 ottobre ma tutta la Mostra nel suo complesso”. 

 

Il vernissage il 18 ottobre ore 18:30 sarà impreziosito da Alejandro Bassi e la sua chitarra, cantautore di fama internazionale e dal grande carisma latino, perché un talento di questo tipo al vernissage?

“Il vernissage del 18 ottobre sarà un momento particolarmente importante della Mostra e sarà arricchito anche da un evento musicale di rilievo con la partecipazione del grande cantautore italo-colombiano Alejandro Bassi con un ampio repertorio internazionale che allieterà i presenti”.