Ieri l’As Roma comunicava lo stop al progetto Stadio e quartiere annesso a Tor di Valle. “Lo stop al progetto da parte della società è giusto, – commenta Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio -, finisce così una lunga stagione, durante la quale si è proposta una colata di cemento che speculava sulla passione sportiva di milioni di persone, oltre a consumare suolo, occupando una delle ultime aree di esondazione del Tevere. Ci sono impianti sportivi in degrado o abbandonati dal centro alle periferie e milioni di metri cubi di edifici vuoti nella capitale, su entrambi i fronti, pensarne di nuovi è stato un grave errore sul quale oggi si mette la parola fine. La parte peggiore nella tristezza di questa vicenda l’ha avuta il Campidoglio, completamente incapace, come in tutti gli altri temi, di imporre un minimo di primato della politica sulle scelte per l’idea di futuro della città. Ora più che mai sembra una follia immaginare la realizzazione di altri palazzi per ospitare uffici, e ora come non mai, non può che essere una sola la chiave di volta nel futuro dell’urbanistica, quella della rigenerazione del costruito per curare le enormi ferite, inferte dal cemento e dal consumo di suolo in tutta Roma. Nel frattempo l’area di Tor di Valle sia riqualificata attraverso l’istituzione di un nuovo, grande parco fluviale del Tevere”.
Stadio AS Roma, Legambiente “Stop più che giusto, si ferma così un’enorme speculazione edilizia. L’area di Tor di Valle ora sia riqualificata con l’istituzione di un nuovo grande parco del Tevere”
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