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Nessun ministro, nessuna autorità. Questa volta ad occupare il Salone delle Feste al Palazzo del Quirinale, davanti al presidente della Repubblica, c’erano solo gli studenti delle scuole italiane, che hanno avuto l’opportunità di incontrare Sergio Mattarella e dialogare con lui sui grandi temi dell’attualità. Tra questi anche gli studenti del liceo ‘Dante’ di Roma nell’ambito del progetto dedicato alla cittadinanza attiva. “Questi saloni sono ancora più belli quando ci siete voi- ha commentato in apertura il presidente- questo è un salone molto importante perché è il luogo in cui giurano i ministri, e voi siete qui perché questo momento non è meno importante”.Dopo la visita nelle stanze del palazzo, gli studenti hanno accolto il presidente intonando un medley con le più celebri canzoni di Natale. Poi le domande dei ragazzi: un’ora di colloquio in cui sono stati toccati i temi più disparati, dall’economia alla cultura, dall’immigrazione ai problemi dei terremotati. “Sono stati fatti passi avanti, dove più e dove meno, ma ci sono ancora dei ritardi- ha risposto Mattarella a Piera, studentessa di Teramo, in Abruzzo- dobbiamo pensare però agli elementi positivi, come sono state ad esempio le scuole, che nonostante tutto hanno continuato la loro attività rilanciando la popolazione. Quello di ricostruire è un atto necessario per l’Italia, che altrimenti sarebbe uno splendido mosaico da cui mancano molte tessere”. Benedetta, del liceo classico Dante di Roma, ha chiesto al presidente come poter garantire un futuro agli studi umanistici, minacciati dal consumismo della società moderna. “Ma il sapere è unico, e le discipline sono tutte intrecciate- ha risposto Mattarella- Anche la stessa economia è nata come una branca della filosofia morale. E poi le curiosità dei ragazzi sull’importanza dell’arte, della politica giovanile e sul dramma della violenza sulle donne. “Quando l’uomo si accanisce contro una donna pensando di farsi ragione con la forza dimostra solo di essere ottuso- ha risposto Mattarella a Federica, di Portici- dietro questo fenomeno non c’è alcuna ragione ma solo la stupidità di chi confonde l’amore con il possesso. Per combatterlo dobbiamo vigilare, scoraggiare questi episodi e soprattutto diffondere la cultura del rispetto delle libertà degli altri. Questa è l’unica risposta che possiamo dare”.E ancora l’evasione fiscale, l’immigrazione – “un fenomeno che si deve governare con la razionalità e la consapevolezza di appartenere ad un’unica famiglia, quella umana” – e una considerazione sulla bellezza: “La bellezza è ovunque, pervade ogni attività umana e, come scrisse Dostoevskij, ‘salverà il mondo’”. Zoe, da Milano, chiede al Presidente come poter contrastare l’individualismo della società moderna. “Chi si rifugia nell’individualismo si rifugia nella contemplazione di sé stesso, che è la cosa più triste- ha riposto Mattarella- Noi viviamo insieme con gli altri, questo è ciò che realizza la vita e la rende piacevole. Oggi i social sono uno strumento di immensa possibilità di interagire con altri, eppure c’è chi lo usa solo per parlare con quelli che la pensano come loro. Ma il mondo è bello proprio perché comprende una molteplicità di differenze”. Infine, un invito ai ragazzi di oggi: “non perdete la sensibilità e le attenzioni che state coltivando in questi anni. C’è bisogno della vostra autenticità. C’è bisogno di protagonismo giovanile”. |