Suolo, Tiso: “Italia perde terreni agricoli. Puntare su esodati della Pac”

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“Il nostro paese ha perso negli anni un terzo della superficie agricola. Confeuro reputa assolutamente allarmanti e gravi i numeri snocciolati recentemente dall’Ispra – l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale – nell’ultimo rapporto nazionale “Consumo di suolo, dinamiche territoriali e servizi ecosistemici”, che disegna un contesto aggiornato dei processi di trasformazione del territorio a seguito di grandi criticità come, ad esempio, l’urbanizzazione, l’erosione, l’abbandono e l’inquinamento. Un quadro ancora più preoccupante se si considera che tale fenomeno è in costante crescita con alte percentuali di suolo nuovamente a rischio entro il 2050, che potrebbe avere forti conseguenze negative sul benessere dell’ambiente, dell’uomo, e degli animali. È chiaro ed evidente, a giudizio di Confeuro, che servono soluzioni immediate e concrete – tecnologiche e innovative – in grado, da una parte, di rendere la produzione più efficace, e dall’altra di conservare e recuperare le superfici agricole, soprattutto quelle appartenenti ai cosiddetti “esodati della Pac”, cioè quei piccoli e medi agricoltori, rimasti esclusi dai contributi delle politiche agricole comuni e che quindi, non avendo più sostegno economico, hanno deciso di abbandonare il loro piccolo appezzamento di terra. In questa direzione, è necessario raggruppare insieme questa moltitudine di piccoli proprietari terrieri e incentivare la rimessa in produzione delle superfici abbandonate. E questa pratica virtuosa condurrebbe inevitabilmente a vantaggi occupazionali, ecologici, ambientali e produttivi non indifferenti, oltre a salvare importanti porzioni di suolo dalla incuria e dalla cementificazione. Questa, per noi, dovrebbe essere la strada da seguire, una priorità istituzionale improcrastinabile sia per il governo nazionale che per le istituzioni europee”.

 

Così, in una nota stampa, Andrea Tiso, presidente nazionale Confeuro, la Confederazione degli Agricoltori Europei e del Mondo.