Da vari mesi il loro album “Suspiro” spopola nella Transglobal World Music Chart, la classifica mondiale dei migliori dischi di world music; hanno recentemente ricevuto la nomination dal German Record Critics’ Award; sono reduci da una fortunata tournée in Spagna alla quale seguirà un importante tour internazionale.
Stiamo parlando di Suonno d’Ajere, il trio napoletano composto da Irene Scarpato (canto), Marcello Smigliante Gentile (mandolino, mandoloncello) e Gian Marco Libeccio (chitarra classica), che sarà a Roma il 20 giugno, al teatro Eduardo De Filippo di Officina Pasolini, per presentare il suo album (l’ingresso è gratuito con prenotazione attraverso il link Suonno d’Ajere in concerto Biglietti, Lun, 20 giu 2022 alle 21:00 | Eventbrite”).
Dalla Capitale partirà un tour estivo che li vedrà nuovi ambasciatori della canzone napoletana nel mondo, con esibizioni in Usa, Canada, Irlanda, Austria, Germania, oltre che in Italia.
Di seguito le prossime date:
22 giugno – Festival Salerno Letteratura
7 luglio – New York – Lincoln Center
9 luglio – London (Ontario Canada) – Sunfest
10 luglio – London (Ontario Canada) – Sunfest
13 luglio – Donegal (Irlanda) – Earagail Arts Festival
27 luglio – Oberdrauburg (Austria) – VIA Kultursommer
28 luglio – Stumm im Zillertal (Austria) – Festival Stummer Schrei
30 luglio – Norimberga (Germania) – Bardentreffen
31 luglio – Norimberga (Germania) – Bardentreffen
1 agosto – Passau (Germania) – Jazzfest
4 agosto – Monteverdi Marittimo (Pi) – Musicastrada Festival
L’album “Suspiro” (Italian World Beat) conta dodici tracce in tutto, dieci classici della canzone napoletana e due originali: “’A rezza”, firmata da Alessio Bonomo e Ferruccio Spinetti, e “Suspiro”, la titletrack, di Marcello Smigliante Gentile. E poi brani di Raffaele Viviani, Ferdinando Russo, Salvatore Di Giacomo, Libero Bovio, ma anche Ernesto Murolo, Pasquale Jovino, Alfonso Mangione e Francesco Fiore. Un repertorio frutto di una ricerca storica accurata, che ha interessato anche brani talvolta dimenticati. Il tutto affrontato con grande modernità: gli arrangiamenti sono rispettosi e attuali insieme, l’interpretazione guarda alle grandi voci del passato ma con un carattere fortemente personale.
“Elaboriamo il nostro repertorio studiando quanto la città di Napoli ha prodotto nella sua storia musicale” raccontano i Suonno d’Ajere. “La nostra intenzione è quella di proporre brani meno diffusi, al fine di restituire loro dignità e spessore. L’approccio all’esecuzione è contemporaneo ma allo stesso tempo saldamente radicato nella tradizione, analizzata con rigore attraverso le fonti. Il sapore antico della nostra musica non toglie spazio al nostro essere giovani del terzo millennio. L’obiettivo è restituire integrità alla tradizione canora partenopea, slegandola dall’immagine di vetrina per offrirla al pubblico in una forma approfondita”.