“Teleperformance Italia, nel 2021, per la prima volta nella sua storia viene certificata Great Place to Work ®. Siamo anche la prima azienda del settore ad aver raggiunto questo prestigioso traguardo in Italia. Sono davvero molto soddisfatto!”. Così Diego Pisa, CEO di Teleperformance Italia, in occasione della certificazione dell’azienda, nel 2021, quale Great Place to Work ®.
Si tratta di un riconoscimento unico per il settore di riferimento nel nostro Paese, che assume un rilievo particolare considerando le dimensioni aziendali, in un anno segnato dalla pandemia. Un risultato che certifica la leadership del Gruppo nell’offerta di soluzioni di Customer Service personalizzate, grazie al proprio personale altamente qualificato, il più grande team di esperti di interazioni sul mercato.
Come ricorda ancora Diego Pisa, questa “certificazione di un ente terzo mette in evidenza la centralità delle persone nel nostro processo di trasformazione intrapreso”, aggiungendo “soddisfazione per la consapevolezza del percorso di cambiamento e l’orgoglio dimostrato dai dipendenti nella partecipazione al questionario”.
Alla base del riconoscimento Great Place To Work ® c’è infatti la decisione strategica di porre le persone quale reale centro dell’azienda. Una rivoluzione, raggiunta con l’impegno di tutti, che ha portato Teleperformance Italia a divenire una delle migliori aziende italiane in cui lavorare secondo i propri dipendenti. E nessuna azienda del settore era mai stata certificata GPTW ®, per un risultato dunque di rilievo eccezionale. Basti pensare all’adesione raccolta: su un totale teorico di 2.285 lavoratori, ben 1.646 hanno risposto al questionario.
“Nelle ultime settimane moltissimi mi hanno chiesto come sia stato possibile per la nostra azienda prendere l’ambita certificazione Great Place To Work ® – spiega Gianluca Bilancioni, HR Director di Teleperformance Italia -. Domanda interessante con risposta molto semplice. Prima eravamo un’azienda normale: procedure, istruzioni operative, indicatori produttivi. Ma non era abbastanza. Allora abbiamo iniziato una vera e propria rivoluzione: l’ascolto senza rete e senza alcuna limitazione delle nostre persone”. In centinaia di incontri individuali e di gruppo sono state così rivolte ai dipendenti domande semplici ma dirette: “come posso aiutarti?”, “come posso rendere più facile il tuo lavoro?”, “come posso rendere più semplice la tua vita all’interno della nostra organizzazione?”. Senza dimenticare di evidenziare quali fossero “sogni e desideri personali e professionali”. “Questo ha scatenato l’inferno! – aggiunge Bilancioni -. Un inferno di felicità, amore e soddisfazione perché poi abbiamo cercato di mettere in pratica quanto emergeva dagli incontri. E’ cambiato tutto, permettendoci di passare da azienda normale ad azienda che oggi si merita, con onore, di portare la coccardina del Great Place to Work ®”.