Trent’anni dalla strage Moby Prince, il ricordo e i dubbi rimasti

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Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani ritiene che il 10 aprile 1991 sia una data da ricordare non solo per la città di Livorno ma per l’intera nazione, in quanto le fiamme della nave Moby Prince hanno incenerito le vite di 140 persone che si stavano recando a Olbia. Fiumi di parole, di frasi, di immagini, di interviste sono state rovesciate nell’etere dalle testate giornalistiche italiane e regionali, nonché dai videoamatori per suggellare frasi e atti processuali, teoremi e prospettive non sempre scientificamente provati né dimostrabili. Due navi, la petroliera l’Agip Abruzzo e la Moby Prince, si scontrarono per motivi imprecisati e inseguito all’urto divampò un incendio fatale per l’equipaggio del traghetto. Oggi a valutare il materiale, gli articoli, i libri pubblicati in merito, molti dubbi rimangono tuttora un enigma: guerra tra multinazionali del petrolio o interessi mafiosi sono ipotesi terribili che si delineano insistentemente da molto tempo ormai, rendendo ancora più inquietante e drammatica tutta la vicenda. Resta la protesta dei famigliari delle vittime, il cui diritto alla giustizia viene da trent’anni disatteso e calpestato. È incredibile come un fatto così eclatante, tragico, disastroso e dalle dimensioni titaniche, avvenuto tra l’altro a poche miglia dal porto di Livorno in una serata priva di particolari condizioni meteorologiche avverse, non abbia incontrato una ricostruzione plausibile delle cause e dei responsabili di riferimento. Ancora più sconcertante è la testimonianza dell’unico sopravvissuto su come andarono i fatti e le inchieste.

Perché dopo molti anni la verità non emerge? Perché nonostante le commissioni di indagine parlamentari e i processi ancora non c’è una versione plausibile condivisa? Perché mentre si celebrano i diritti umani, i diritti civili la vita delle persone comuni sembra contare pochissimo?

Il CNDDU esprime la propria vicinanza ai famigliari delle vittime e invita i docenti di ogni ordine e grado, dopo aver ricordato la storia della Moby Prince, a progettare insieme ai propri studenti un murales virtuale improntato alla commemorazione del disastro marittimo. #unacoronanelmare