(Adnkronos) – La guerra in Ucraina si combatte a meno di 2000 chilometri dall'Italia, una distanza raggiungibile da un missile "in pochi minuti". A ricordarlo è il ministro della Difesa Guido Crosetto nel suo intervento di oggi alla Camera, dove si discute la proroga dell'autorizzazione di cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamento militarea Kiev.
"Noi non difendiamo l'Ucraina, difendiamo dei principi universali o più banalmente, più egoisticamente, difendiamo un confine. Kiev è a 1.600 km da Roma. Il confine russo è a 2.000 km da Roma. Un aereo percorre in pochissimo tempo quella distanza, un missile balistico in pochissimi minuti", ha ricordato il ministro. "Stiamo parlando – prosegue Crosetto – di condizioni di sicurezza profondamente cambiate nel mondo. Non parliamo con il mondo di tre anni fa: parliamo di 10mila soldati coreani che sono andati in Russia a combattere. Parliamo di Cina e Iran che continuano a fornire in modo massiccio aiuti. Parliamo di una produzione militare russa che ha aumentato molto di più di quella occidentale. Parliamo di una possibilità tecnologica, che hanno dimostrato con dei missili intercontinentali, che cresce. Parliamo di Paesi che hanno deciso di fare dell'uso della forza uno strumento di competizione internazionale. La Corea ha più militari di tutti i paesi occidentali messi insieme perché ha deciso che il suo modo di rapportarsi al mondo è quello di un Paese muscolare, che ha della forza uno strumento per contare nel mondo. Non la tecnologia, non la produzione industriale, ma la forza". "Come non prendere atto di una situazione che muta? Perché parliamo di difesa e sicurezza in modo maggiore e diverso di come ne parlavano noi fa? Perché è mutato il mondo attorno a noi. Quello che succede intorno a noi determina la nostra reazione. E la nostra difesa e sicurezza dipende da come attori statuali, il cui comportamento è evidente, stanno agendo". Nel suo intervento il ministro Crosetto ha continuato: "Lo ribadisco, io spero di non usare questo decreto. Spero che non ci sia mai un undicesimo pacchetto. Spero che questo decreto sia totalmente inutile. Spero di poterlo stracciare. Spero di non parlare mai più della guerra in Ucraina nelle aule di questo Parlamento. Perché tutti noi ci auguriamo la sola cosa: che l'Ucraina sia in pace, che si ricostituisca, che il diritto internazionale si riesca a difendere, non con le armi, ma con un tavolo di pace. Ma a questo dobbiamo arrivarci. E non esiste possibilità di pace se non si inizia con una tregua. E non esiste la tregua se qualcuno non smette di bombardare. A Gaza, sembrava impossibile, ma è successo". Come in Medio Oriente, prosegue Crosetto, "vorremmo che si interrompa questa guerra e anche in quel Paese si raggiunga la pace. Sarà facile? Non lo so. È mancata l'Europa? Può darsi. È mancata la forza politica per obbligare la Russia a sedersi a un tavolo di pace? Può darsi. È mancato il coinvolgimento di Nazioni del mondo che avrebbero voluto fare e non si sono sentite coinvolte? Può darsi. Sono stati fatti errori". Nelle trattative di pace del 2022 ricorda il ministro della Difesa "Putin non fu lasciato andare via. Putin andò via perché voleva andare via, perché era falso quel tavolo di pace, perché era il tentativo per giustificare un attacco e dire che non era stato potuto interrompere per volontà di terzi. È la storia della russofonia e della loro liberazione a cui qualcuno ha creduto: basterebbe sentire parlare Zelensky, ucraino, per sapere che è russofono anche lui, per sapere quanto è grande la storia, la palla della russofonia". "Quest'atto – conclude Crosetto – è qualcosa in più. È un giudizio su quello che succede e sulle reali possibilità di arrivare alla pace. Se fosse possibile arrivare più facilmente alla pace non fornendo armi, e non vedendo calpestato un popolo, lo faremo tutti. Ma sappiamo tutti che è ipocrita, sappiamo tutti che se noi non l'avessimo aiutato fornendo armi, quel popolo sarebbe stato distrutto e c'è qualcuno di noi che può prendersi sulle spalle la coscienza di aver di veder distruggere un popolo senza aiutarlo quando può fare, un popolo che nient'altro chiede che di vivere". —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Ucraina, Crosetto: “La guerra è a 2mila km, un missile li raggiunge in pochi minuti”
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