I negoziati non fermano i bombardamento, dall’incontro ottenuti solo corridoi umanitari per i civili Nella notte torna il fantasma di Chernobyl, e l’Europa tutta trema. I negoziati di ieri tra Ucraina e Russia e Brest non hanno portato risultati significativi, fatta eccezione per l’accordo sui corridoi umanitari per mettere in salvo i civili.
I bombardamenti non si sono fermati e nel mirino degli scontri è finita la centrale nucleare Enerhodar, la più grande d’Europa che si trova nel sud del Paese, a Zaporizhzhia, colpita da ordigni russi.
Ore di terrore in cui si sono moltiplicati gli appelli di cessate il fuoco da parte dei leader politici internazionali. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in un video messaggio, ha puntato il dito contro Mosca accusando Putin di voler ricorrere al terrore nucleare e di voler ripetere il disastro di Chernobyl.
KIEV: “IMPIANTO NUCLEARE SOTTO CONTROLLO RUSSO, MA SICURO“
Poi il sollievo: l’impianto nucleare di Zaporizhzhia continua a operare nel rispetto delle regole di sicurezza, hanno riferito fonti dell’ispettorato ucraino responsabile della centrale, dopo la conferma che il sito è sotto il controllo di forze russe.
Durante l’offensiva dell’esercito di Mosca, questa notte, era divampato un incendio in un edificio di cinque piani adiacente all’impianto. Sempre nella notte, in relazione agli sviluppi presso la centrale, c’è stata una telefonata tra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il suo omologo statunitense Joe Biden. In un messaggio diffuso anche su Twitter, la Casa Bianca ha riferito che nel colloquio il capo di Stato americano è stato “aggiornato sull’incendio”.
L’Aiea, l’Agenzia Onu per l’energia atomica, ha fatto sapere che “le attrezzature essenziali” della centrale di Zaporizhzhia non “sono state compromesse dall’incendio”.
DRAGHI: “CONDANNO ATTACCO A CENTRALE, UE SIA UNITA E FERMA“
“Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, condanna l’attacco scellerato da parte della Russia alla centrale nucleare di Zaporizhzhia Un attacco contro la sicurezza di tutti. L’Unione Europea deve continuare a reagire unita e con la massima fermezza, insieme agli alleati, per sostenere l’Ucraina e proteggere i cittadini europei”. Lo comunica palazzo Chigi.
fonte agenzia dire.it