- Pubblicità -
“C’eravamo illusi ed oggi ne abbiamo avuto conferma” sostiene in una nota Marco Di Stefano, capogruppo UDC-FI in Campidoglio. “Per un attimo avevamo sperato che gli annunci dell’assessore Veloccia quali ‘snellimento’, ‘sburocratizzazione’, ‘tempi certi’, ‘adeguamento alle norme nazionali e regionali’, corrispondessero realmente alla volontà politica della Giunta Gualtieri di far ripartire gli investimenti nel settore dell’edilizia e il suo indotto; investimenti che – voglio ricordare – hanno da sempre contribuito a tenere alto il PIL della capitale. E invece non era così… ” aggiunge il consigliere. Che prosegue: “Oggi, dopo nove mesi di attesa di una delibera tesa a modificare articoli delle norme tecniche di attuazione di un PRG non più al passo con i tempi, finalizzati all’adeguamento alla Legge regionale (Rigenerazione Urbana) e nazionale, ho deciso di presentare e discutere la proposta a mia firma su questi argomenti”. “Una proposta di delibera” spiega Di Stefano “che recepiva l’ndirizzo della Mozione 54 votata all’unanimità dall’Assemblea Capitolina. Ma oggi, con la poco elegante assenza in Aula dell’assessore Veloccia, la maggioranza di centrosinistra questa mia proposta l’ha bocciata senza un reale contraddittorio, e senza neanche tentare di migliorarla con proprie idee. La Giunta Gualtieri perde così una grande occasione, facendo ricadere la Capitale nell’oblio più totale e facendo fuggire tutti quegli investitori che intravedevano in Roma un luogo adatto per portare risorse che avrebbero rilanciato l’economia della nostra città. Tutto ciò mentre Milano, dopo dieci anni in cui si sono fatti passi da gigante in questo settore, riscontra oramai un mercato immobiliare saturo. Continua così a regnare l’incertezza e tempi lunghi, (20/25 anni) per concludere una operazione urbanistica per via della troppa burocrazia”.
“Ciò che proponevo era anche stato chiesto a gran voce dai professionisti e operatori del settore” precisa il capogruppo d’opposizione, “che ora allontaneranno così le loro attenzioni dalla Capitale. Nonostante le buone intenzioni ‘a voce’ dell’assessore all’Urbanistica, nel centrosinistra prevale la politica conservatrice di alcuni, secondo la quale occorre cambiare tutto per – in realtà -non cambiare nulla, e lasciare Roma nell’immobilismo più totale, come se i cinque anni della Giunta Raggi non fossero stati sufficienti”.
“Abbiamo unità di misura del tempo diverse” conclude Di Stefano “se per modificare 3-4 articoli per Veloccia & Co. occorre più di un anno. Povera Roma, poveri Romani… Da queste parti si direbbe che si è passati ‘dalla padella alla brace’.