Ripristinato il verde urbano nel quadrante di piazza Venezia dove è stato eseguito l’intervento di messa a dimora di undici alberature. In particolare, sono stati collocati cinque pini e un cipresso in Piazza San Marco, quattro pini in Piazza dell’Ara Coeli e un pino all’inizio della salita di Via delle Tre Pile.
Con questo intervento, coordinato dal Dipartimento capitolino Tutela Ambientale, si vuole ricostituire l’assetto arboreo dell’area con la sostituzione delle alberature mancanti a seguito dei crolli e degli abbattimenti avvenuti la scorsa estate.
Alla messa a dimora dei nuovi alberi hanno presenziato il sindaco Roberto Gualtieri e l’assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti Sabrina Alfonsi.
“La messa a dimora dei nuovi pini a Piazza Venezia è un segno di attenzione e cura per il verde, i parchi e le ville storiche della città su cui l’amministrazione ha portato gli investimenti dal 6,7 milioni del 2020 ai 33 milioni del 2022 e 34 milioni del 2023. Per il nuovo bando 2024-2026 di manutenzione integrata del verde verticale e orizzontale sono circa 100 milioni i fondi stanziati. Siamo al lavoro in tutti i quadranti della città con un piano specifico dedicato alle alberature stradali con interventi importanti quali, ad esempio, quelli realizzati a Via dei Gracchi, Viale Marconi, Via di Villa Chigi, Via di Sacco Pastore, Via Tigrè, Viale Leonardo Da Vinci, Via Faleria, Via Albertoni e Via De Carolis”, ha dichiarato il sindaco Gualtieri.
“Con questo intervento a Piazza Venezia, a tutela dell’immenso valore storico e paesaggistico dei pini, manteniamo l’impegno preso dopo i crolli verificatisi lo scorso luglio, restituendo ad uno dei luoghi iconici della città il suo assetto originario. Con questo obiettivo abbiamo aperto un tavolo con la Sovrintendenza capitolina per pianificare gli interventi di messa a dimora e ricollocare tutti i pini mancanti riprendendo, per quanto possibile, il disegno storico dei luoghi. Per questo intervento sono state scelte alberature di circa 25 anni di età e con un’altezza media di 8 metri, pini che da subito si integreranno nel paesaggio del centro della città. Questa messa a dimora dialoga con gli altri interventi di piantagione di pini come i nuovi 20 di Viale delle Terme di Caracalla e i 200 collocati nel Parco di Monte Mario” ha aggiunto l’Assessora Alfonsi.
Il dettaglio dell’intervento e il Piano complessivo
A Piazza San Marco, il 13 luglio 2023, si era verificato il crollo di un pino di circa 25 metri di circa 80 anni che aveva coinvolto anche due cipressi. Le analisi effettuate avevano evidenziato che l’apparato radicale era stato attaccato da un fungo cariogeno e che risultava ulteriormente compromesso a causa dei lavori di sistemazione del marciapiede probabilmente risalenti al Giubileo del 2000. Il successivo 20 luglio 2023 un altro crollo aveva interessato un pino antistante all’Insula romana anch’esso risultato colpito alle radici da fungo cariogeno. Immediatamente dopo i crolli erano state disposte in tutta l’area, compresa quella iniziale di Via dei Fori imperiali, le prove di trazione sui pini presenti che avevano portato all’abbattimento di tre pini e un cipresso a Piazza San Marco, di quello restante di fronte all’Insula e del pino all’inizio della salita di Via delle Tre Pile.
Nell’area di fronte all’Insula non verranno effettuati nuovi reimpianti per la mancanza di spazio adeguati a garantire la crescita e la stabilità di nuovi pini e per i lavori di realizzazione della Metro C.
L’intervento si inserisce nel piano complessivo di messa a dimora, entro l’anno, di circa 10mila alberature stradali con interventi di deceppamenti di essenze abbattute negli anni passati e di ripristino di vecchie ‘tazze’ tombate.
Dall’inizio del 2024 sono oltre 4.500 le alberature stradali già piantate utilizzando, tra le altre essenze, ligustri, tigli, peri da fiore, pruni magnolie, lecci, frassini, sophore, aranci, aceri e jacarande. Gli appalti prevedono anche almeno 25 interventi di irrigazione l’anno, il ripristino o sostituzione dei tutori eventualmente danneggiati e delle legature, il controllo della verticalità dell’essenza, la fertirrigazione al termine dell’anno di manutenzione, la sostituzione delle piante non attecchite o essiccate nel corso dei due anni di manutenzione prevista da contratto.