Roma si candida ufficialmente ad ospitare il World Water Forum del 2027. Un annuncio importante che Confeuro, la Confederazione degli Agricoltori Europei e del Mondo, accoglie con soddisfazione nella consapevolezza maturata di quanto l’acqua sia bene primario da tutelare e valorizzare. Il contesto ambientale in essere, d’altronde, è quanto mai complesso e delicato: il nostro Paese, infatti, come tanti altri sta subendo danni importanti dalla crisi climatica.
L’innalzamento delle temperature globali si fa sentire sempre più nei paesi che godono di un clima temperato, come il nostro: non si può dimenticare lo stato critico del livello dei fiumi o la condizione precaria del nostro sistema idrico e dei nostri acquedotti, perennemente nell’esigenza di investimenti per migliorarne l’efficienza. In questo contesto, dunque, lo spreco di acqua è un problema da affrontare con la necessaria urgenza: un’acqua che dobbiamo rimettere al centro delle politiche mondiali per garantire il sostentamento e la produzione di cibo nel mondo. Ricordiamoci che in molte zone del globo si soffre ancora la fame e la gestione delle risorse idriche è il primo fattore che può combattere la scarsità alimentare.
Come Confeuro, l’auspicio è che Governo nazionale, Regione Lazio e Campidoglio lavorino in collaborazione e sinergia affinché Roma possa diventare davvero la città dell’acqua. Così Andrea Tiso, presidente nazionale Confeuro, la Confederazione degli Agricoltori Europei e del Mondo.