«Alla cittadinanza romana sono state raccontate troppe bugie. È ora di dire loro la verità: l’inceneritore non risolverà alcun problema e non ridurrà le loro tasse». Queste le affermazioni della Consigliera regionale del Polo Progressista, Alessandra Zeppieri, a pochi giorni dal primo dibattito pubblico che si terrà sul tema in Campidoglio.
Il 15 marzo prossimo, infatti, comitati, associazioni, rappresentati della politica e cittadinanza si riuniranno per parlare dell’inceneritore e delle sue conseguenze. Un primo appuntamento è previsto per le ore 15.30, sala Calcagni, per una tavola rotonda che coinvolgerà i sindaci del territorio dei Castelli Romani e le associazioni. Alle ore 17.00, stessa sala, ci sarà invece un vero e proprio dibattito pubblico con le diverse forze politiche che si oppongono alla costruzione dell’impianto.
«L’appuntamento si intitola “Diciamo la verità” perché è giusto che le romane e i romani sappiano che l’inceneritore non risolverà i loro problemi di rifiuti in strada – dichiara Zeppieri – che derivano invece da un problema strutturale di raccolta. Oltretutto, la loro Tari non diminuirà. Ma nemmeno rimarrà uguale perché impianti che producono Co2, come l’inceneritore, tra pochi anni saranno obbligati dall’Unione Europea a pagare una tassa in base all’inquinamento che produrranno e quei soldi non potranno che essere richiesti alla cittadinanza. Qualora invece, secondo una sperimentazione senza precedenti, la CO2 fosse tutta recuperata come sostiene chi promuove l’inceneritore, ci sarebbero le perdite causate dalla mancata vendita di energia termica che per ragioni climatiche non sarà utilizzata».
«Questo impianto, oltretutto – continua la Consigliera – condanna la Capitale d’Italia a non fare la differenziata per più di trent’anni perché da appalto vanno garantiti annualmente 600mila tonnellate di indifferenziato da bruciare. Quindi le soluzioni saranno due: o non partire mai con un progetto reale di differenziata e recupero materia, o diventare il punto di raccolta di rifiuti che provengono da altre regioni e da altre nazioni».
«Noi siamo contrari all’incenerimento ovunque esso venga proposto perché si tratta di una visione obsoleta e superata dai fatti, dalle normative e dalla volontà della popolazione. Pensare che Roma, la Capitale d’Italia – conclude Zeppieri – sia svilita e umiliata in questo modo, è un’offesa per tutte quelle cittadine e quei cittadini che hanno votato questo sindaco perché non aveva nel suo programma un inceneritore, per tutte quelle persone che avrebbero voluto un futuro virtuoso in tema di rifiuti anche per la città di Roma, per tutte quelle associazioni che da anni si battono per portare avanti un discorso educativo e formativo nelle scuole sull’importanza della raccolta differenziata».