“Le Cooperative di Comunità sono uno strumento importantissimo per lo sviluppo e il rafforzamento del nostro tessuto sociale ed economico perché valorizzano tradizioni culturali e risorse territoriali, creando opportunità lavorative nei territori a rischio spopolamento e nelle periferie degradate” così il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti sull’istituzione dell’Albo regionale delle Cooperative di Comunità.
La giunta regionale ha approvato oggi la delibera che istituisce l’albo e le Linee Guida che disciplinano le modalità di iscrizione e tenuta dello stesso.
Le Cooperative di Comunità dovranno avere sede nel territorio regionale e operare:
- In aree montane, aree interne o a rischio spopolamento, o in zone caratterizzate da condizioni di disagio socio-economico e di criticità ambientale;
- In particolari contesti come aree metropolitane o periferie urbane e periurbane, caratterizzati da minore accessibilità sociale, economica e di mercato, che si traduca in rarefazione dei servizi, dispersione scolastica e presenza di marginalità sociali.
“Istituire l’Albo delle Cooperative di Comunità significa mettere un primo tassello a sostegno dello sviluppo economico, della coesione e della solidarietà sociale dei nostri territori che potranno rafforzare il loro sistema produttivo integrato e valorizzare le risorse e le vocazioni delle comunità locali”, ha dichiarato l’assessore regionale allo Sviluppo Economico, Commercio e Artigianato, Università, Ricerca, Startup e Innovazione Paolo Orneli.
Potranno iscriversi all’albo Cooperative di Comunità che soddisfino i bisogni della comunità locale migliorandone la qualità sociale ed economica della vita sviluppando attività economiche eco-sostenibili finalizzate a:
- Creazione di beni e servizi;
- Creazione di offerta di lavoro e valorizzazione delle risorse umane;
- Recupero e valorizzazione di beni comuni, ambientali e culturali;
- Valorizzazione di innovazioni e tradizioni.
L’iscrizione all’Albo sarà condizione necessaria per accedere alle agevolazioni previste dalla legge.
L’albo regionale sarà gestito da un organo inter-direzionale costituito dal direttore della direzione regionale per lo Sviluppo economico, dal direttore della direzione regionale per l’inclusione sociale, dal direttore dell’Agenzia Spazio Lavoro e dal direttore regionale Istruzione, formazione e lavoro.
Il testo passerà ora alla XI Commissione regionale per il parere di rito.