Il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, ha visitato due nuove unità della rete di strutture abitative, situate nel Municipio XV di Roma, del progetto residenziale ‘Dopo di Noi’. Presenti all’iniziativa anche Alessandra Troncarelli, assessora regionale alle Politiche Sociali, Welfare, Beni Comuni e ASP, che ha studiato le modalità organizzative per l’attivazione del programma, e Massimiliano Monnanni, presidente della ASP Asilo Savoia che ha attuato l’intervento per conto della Regione, mettendo a disposizione anche una struttura di proprietà.
La rete delle abitazioni fa parte del ‘Patrimonio Solidale’ della Regione Lazio e nasce grazie all’attuazione regionale della legge nazionale sul ‘Dopo di Noi’, con una dotazione finanziaria triennale di circa 18 milioni di euro, per attivare e potenziare programmi di intervento a favore di percorsi di autonomia per le persone con disabilità grave e privi di sostegno familiare. Le abitazioni sono strutturate per riprodurre il più possibile le condizioni abitative e relazionali della casa familiare e le persone che vengono inserite nell’alloggio sono seguite con interventi innovativi di residenzialità che possono comprendere anche il pagamento degli oneri per il funzionamento degli alloggi stessi. Inoltre, il progetto prevede programmi di accrescimento della consapevolezza, di abilitazione e di sviluppo delle competenze per la gestione della vita quotidiana e per il raggiungimento del maggior livello di autonomia possibile delle persone coinvolte.
“Oggi non apriamo solo la porta di una casa, ma diamo l’avvio a un progetto straordinario che mette al centro le persone fragili, intervenendo in maniera concreta nel loro futuro – dichiara il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti -. Il programma ‘Dopo di Noi’ ha a disposizione nel triennio 18 milioni di euro, fondi importantissimi che ci hanno permesso di mettere in moto una vera e propria rete di solidarietà. Famiglie, associazioni ed enti pubblici si sono uniti per dare vita a un progetto che garantisce alle persone con disabilità gravissima una vita serena, e che li assisterà anche nel momento del bisogno. Non si tratta ‘solo’ di una casa, ma di un circuito di assistenza che prevede azioni integrate di sostegno e di educazione all’autonomia. E’ stato uno sforzo organizzativo notevole – conclude Zingaretti-, in questi mesi abbiamo lavorato con tenacia e motivazione, e questo primo passo è solo l’inizio di una percorso che punta a non lasciare indietro nessuno”.
A chiusura lavori, tra primavera ed estate, sarà attiva una rete di 23 unità immobiliari su 17 strutture abitative.
La rete è il frutto della creazione di due elenchi di strutture abitative che fanno parte del ‘Patrimonio Solidale’. Gli elenchi nascono dalla ricognizione di tutti gli immobili pubblici, privati (di familiari e associazioni) o appartenenti a enti del privato sociale, inclusi l’abitazione di origine, messi a disposizione in via volontaria da parte dei rispettivi proprietari per ottenere gruppi-appartamenti o soluzioni di co-housing per nuclei di persone con disabilità grave in piena autonomia e con tutti i sostegni per ogni tipo di disabilità. Determinante in tal senso, oltre alle figure di riferimento previste, il ruolo di prossimità delle realtà del territorio, dei servizi sociali municipali di riferimento e il ruolo dell’associazionismo familiare.
Nel primo elenco sono stati iscritti da principio 19 immobili: 4 Enti Pubblici (3 da ASP e un bene confiscato alla mafia affidato al 3 Municipio), 9 Associazioni di familiari, 4 Familiari, 2 Privato sociale. Su 5 di questi immobili, per problematiche diverse, dopo una prima valutazione non è stato dato seguito alla progettazione.
Pertanto, in questa fase nella città di Roma sono presenti 14 strutture abitative da cui sono state ricavate 18 unità abitative e si trovano nei Municipi I, III, VII, VIII, XI, XII, XIII, XIV e XV.
È già stata avviata una progettazione per le abitazioni del secondo elenco del patrimonio solidale, che vede altre 5 unità in 3 diverse strutture abitative che saranno pronte entro il mese di giugno e si trovano nel III e IX Municipio.
Grazie al progetto ‘Dopo di Noi’ sarà possibile accogliere, anche per la rotazione dei gruppi di beneficiari ed entro i limiti massimi di 5 persone per unità immobiliare, circa 200 persone nelle strutture collocate in ben 11 diversi Municipi su i 15 complessivi.
“Questa giornata è la testimonianza di come la Regione Lazio sia in prima linea nel mettere in campo tutte le misure di assistenza necessarie perché le persone particolarmente fragili possano vedersi garantita una vita serena anche quando i propri genitori o i familiari non possono prendersene cura o non potranno più farlo. Ringrazio il presidente Zingaretti per averci sostenuto e per aver voluto portare avanti la realizzazione del progetto ‘Dopo di Noi’. Questa visione del territorio e del valore di ogni singolo cittadino è la testimonianza che la buona politica è in grado di generare percorsi virtuosi.
L’inaugurazione di oggi rende quindi concreta l’idea di progettare il futuro anche per le persone con gravi disabilità, accompagnandole e sostenendole, anche grazie alla sinergia che si è creata con la Asp Asilo Savoia, nello sviluppo di percorsi di vita il più possibile autonomi e favorisce la realizzazione di occasioni in cui condividere possibili soluzioni con genitori e famiglie”. Ha commentato l’assessore regionale alle Politiche Sociali, Welfare, Beni Comuni e ASP, Alessandra Troncarelli in occasione della visita con il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, due nuove unità della rete di strutture abitative, situate nel Municipio XV di Roma, del progetto residenziale “Dopo di Noi”, il programma di interventi a favore di percorsi di autonomia per le persone con disabilità grave e privi di sostegno familiare.
“L’Asilo Savoia – ha dichiarato il presidente Massimiliano Monnanni presente all’evento – ha raccolto con responsabilità ed entusiasmo questa nuova importante sfida lanciata dal presidente Zingaretti di concorrere insieme alla Regione Lazio alla costruzione e allo sviluppo di una rete integrata di servizi per il ‘Dopo di noi’. Un plauso va poi all’assessore Troncarelli che ha definito indirizzi e programmazione, credendo nella capacità organizzativa dell’Asp. L’inaugurazione di oggi dimostra che la realizzazione del progetto è stata assolta con professionalità in piena e reciproca collaborazione con il terzo settore e l’associazionismo familiare”.